Purtroppo, ci sono weekend nel corso della stagione che non vanno per il verso giusto, o che addirittura, causa una serie di sfortunate conseguenze, non cominciano neanche come avrebbero dovuto e come si sperava sarebbero cominciati.
Quello del Misano World Circuit, per Antonio Frappola, è stato in assoluto il weekend più negativo della sua carriera, in quanto il giovanissimo pilota campano non è neanche riuscito a prendere il via per le due manche del settimo ed ottavo round del Campionato Italiano Velocità.
Infatti, un incidente nel primo settore nel corso delle qualifiche del venerdì, dopo una serie di problemi tecnici ed inconvenienti che il Team Vitamoto ha cercato di risolvere al meglio, nel tentativo di spingere oltre i propri limiti per completare una buona qualifica, ha relegato Frappola ed il suo Team ad un ulteriore enorme lavoro, considerando gli ingenti danni causati dall’high side.
Sfortuna ha voluto che dopo tante ore di lavoro ed una nottata passata a rimontare pezzo per pezzo la moto, la mancanza di fondi, perchè si sa, questo è sport dove il denaro conta per la maggior parte, ha fatto si che il Team Vitamoto abbia rimontato il mezzo al meglio, ma senza la possibilità di verificare al 100%, in quanto nella caduta anche parte della strumentazione è andata distrutta.
Così facendo, dopo qualche giro a rilento, nel momento in cui Frappola è andato a spingere per cercare il tempo, il motore della sua RMU 250 4 tempi ha ceduto, causando numerosi danni ulteriori, quantificabili in circa 10.000€, con l’impossibilità di recuperare in tempo per la gara.
Una grande sfortuna quella di Antonio, che ha così dovuto dire addio alle speranze di conquistare un buon risultato, così come l’intero Team Vitamoto, che nonostante il grande impegno profuso, fisico ed economico, non ha avuto quanto sperato dal weekend romagnolo e quanto meritato anche in funzione dei buoni risultati ottenuti al Mugello.
Una sfortuna dovuta anche alla mancanza di grandi aiuti economici, a cui purtroppo gran parte dei piloti che corre in queste categorie deve far fronte. Senza ombra di dubbio, ci fosse stata la possibilità di avere un motore di riserva, una sorta di moto “muletto”, allora il problema sarebbe stato risolto abbastanza facilmente, ma così non è perchè i fondi, purtroppo, sono quelli che sono, e già sarà difficile per il Team Vitamoto rimettere in pista la moto per il Mugello, ma il capotecnico Nello Vitagliano è già a lavoro per essere pronto per l’ultimo weekend di settembre.
Pronto il capotecnico come sicuramente sarà pronto il pilota, quel pilota che al Mugello ha dato dimostrazione del suo valore, chiudendo nella top 5 una gara combattuta con i leader di categoria e non solo, Mugello che rivedrà dunque all’opera i protagonisti dell’ELF CIV tra circa un mese e mezzo, con la speranza di rivedere Frappola dove merita di stare.