Osservando la start list provvisoria dell’ultimo round di Valencia del Mondiale Junior, è d’obbligo notare come, tra i 51 iscritti di cui presto andremo a parlare più nello specifico, con tante wildcard provenienti dal Campionato Italiano Velocità, ci sia anche la Mahindra del Max Racing Team.
Alessandro Delbianco e Davide Baldini, i due piloti che Biaggi ha fatto correre nel Campionato Italiano? No. Un giovane italiano come magari Nicholas Spinelli, campione italiano, oppure una promessa proveniente dal CIV o un italiano che ben si è comportato in qualche altro campionato? No.
Il pilota che guiderà la Mahindra del Max Racing Team è Marc Garcia, spagnolo, campione del Mondo della Supersport 300 ed ex alfiere della Red Bull Rookies Cup. Un pilota assolutamente valido, che a causa di problemi economici, come molti, non ha mai avuto la chance nella Moto3, ripiegando, poi, su altre categorie, dimostrando il suo valore.
Buono per Garcia, che avrà finalmente l’occasione che merita, anche se la Mahindra, nella sua ultima apparizione ufficiale a livello Mondiale prima del ritiro non è propriamente il mezzo migliore, ma la domanda che sorge spontanea è: perchè non un pilota italiano?
Alessandro Delbianco ha dimostrato di essere competitivo al CIV, vincendo due delle ultime 4 gare, una volta tornato dall’infortunio, e come altri hanno dato un’opportunità a qualche giovane di mettersi in mostra a livello mondiale, ad esempio la Kymco Oral schiererà il nuovo campione italiano Nicholas Spinelli, Biaggi decide di mettere in sella alla sua Mahindra uno spagnolo.
Scelta tecnica, benissimo, nessuno è obbligato a far correre gli italiani se gli italiani vanno più piano di altri, essendo ogni team un business, alla fine, ma quello che risuona alle nostre orecchie è la campagna mediatica dello scorso anno, proprio di questi tempi, in cui il campione romano affermava di “voler mettere a disposizione la mia esperienza per far crescere il vivaio italiano”. Giusto, ma non ci risultava che Garcia avesse la doppia nazionalità…
Scherzi a parte, una scelta tecnica che ci può anche stare, ma di cui si fatica a capire il senso, considerando che il Max Racing Team, a sentire le parole dello stesso Biaggi, era nato lo scorso anno con l’intento di portare avanti e di crescere piloti italiani, aiutando la Federazione nella crescita dei talenti.
Un’annata, quella del Team di Biaggi, assolutamente sfortunata, con i due piloti infortunatisi all’inizio della stagione ad Imola, ma ciò non toglie che se si lavora in maniera corretta e soprattutto con in testa un singolo obiettivo, allora le cose non possono che migliorare, come dimostrato dai risultati ottenuti da Delbianco a fine anno.
E se, come si vocifera, il prossimo anno Max Biaggi ed il suo Team lasceranno il CIV per approdare al Mondiale Junior, la scelta di Garcia dimostra come si stia andando verso l’abbandono dell’Italia e del progetto nato con i migliori intenti stampati sulle testate giornalistiche, ma che poi, col passare del tempo, non si sono dimostrati reali.
I paragoni, si sa, in questi casi si sprecano e tutti rivolgono lo sguardo a quello che ha costruito e sta costruendo Valentino Rossi con la sua Riders Academy, ma senza voler entrare in paragoni che non hanno senso, basti pensare come ogni team che abbia un suo vivaio, abbia al suo interno piloti italiani.
Gresini, che fa correre si uno spagnolo ma al Mondiale, SKYVR46, ma anche in piccolo la stessa TM Factory, che il prossimo anno al via del Mondiale Junior avrà Kevin Zannoni, oppure la già citata Kymco Oral, che dopo aver esordito quest’anno al CIV a metà stagione con Serinaldi, schiererà Spinelli a Valencia.
Una scelta che ci risulta, sinceramente, incomprensibile, se l’obiettivo è far crescere i giovani talenti italiani. Una scelta che senza nulla togliere al valore di Marc Garcia, pilota molto competitivo anche se assente dalla Moto3 da un anno, dimostra come ormai, tutto, sia solo e semplicemente business. Ma non riempiamo le pagine di giornale, le televisioni, con slogan che, poi, sono solo e semplicemente, parole nel vento.
Un team manager vuole vincere? Bene, prende il pilota più forte sulla piazza e, forse, Marc Garcia lo è anche, tra quelli disponibili. Ma la “crescita del vivaio italiano“, il “supporto alla Federazione” – non ce ne voglia Biaggi, assoluto campione di questo sport a cui auguriamo il meglio in questa sua avventura con il forte pilota spagnolo – sono ben altre cose.