Lewis HAMILTON, 10 – Cosa chiedergli di più? Pole Position, gara condotta in testa in tranquillità… Un weekend dominato quello del britannico ma la sfortuna ha voluto diversamente ed il motore è andato in fumo assieme – forse – ai sogni mondiali. SFORTUNATO.
Daniel RICCIARDO, 10 – Verstappen chi? L’australiano suona la carica ed è bravo a sfruttare il problema tecnico di Hamilton per mettersi alla pari col suo compagno di squadra e mettere a tacere i detrattori. La difesa – a gomme più usurate – su Verstappen è qualcosa di magico. VINCITORE.
Fernando ALONSO, 9.5 – Con una McLaren già andare a punti è un gran risultato. Se poi parti ultimo, lo è ancora di più. Se ci aggiungi che fai una sosta in più degli altri… Beh, tanto di cappello. SEMPREVERDE.
Nico ROSBERG, 9 – Incolpevolmente colpito da Vettel alla prima curva il tedesco è bravo a recuperare fino alla quarta posizione, agevolato si dalla Mercedes, ma è comunque una rimonta. Poi il problema di Hamilton gli regala podio e leadership in campionato. BRAVO E FORTUNATO.
Max VERSTAPPEN, 8.5 – Il ragazzino dalla lingua lunga va forte, niente da dire, ma questa volta – forse grazie anche alla squadra – rimane dietro a Ricciardo. Meriterebbe di più, ma i team radio di insulti a Vettel – da parte sua – proprio sono fuori luogo. VIZIATO?
Kimi RAIKKONEN, 8 – Il finlandese della Ferrari fa la sua solita gara costante, con un mezzo non all’altezza degli altri. Prova a tener dietro Rosberg, ma non ci riesce, in ogni caso sopravanza Vettel in classifica e si può definire soddisfatto. SOLIDO
Jolyon PALMER, 8 – Il britannico della Renault porta a casa il primo punto stagionale correndo una gara solida e – per una volta – senza errori. Porta soldi, non è un fenomeno, ma stavolta se l’è meritata. BRAVO.
Marcus ERICSSON, 8 – Vedi sopra. Non arrivano i punti, ma lo svedese corre la gara della vita e si mette in grande mostra in una gara sempre all’attacco. FINALMENTE.
Sergio PEREZ, 7.5 – Il messicano della Force India, in odore di rinnovo, è sempre più solido e non c’è ormai più da stupirsi per la costanza con cui arriva a punti. Merita un top team. NUMERO UNO.
Valtteri BOTTAS, 7.5 – Finalmente, l’eterna promessa corre una gara coi fiocchi con un mezzo non all’altezza in questo periodo portando a casa un onestissimo quinto posto. GLACIALE.
Nico HULKENBERG, 6.5 – Il tedesco soffre Perez e la strategia, ma non per questo si abbatte e nonostante tutto conquista quattro punti. Se avesse avuto più opportunità, a questo punto sarebbe un altro. ADAGIATO.
Jenson BUTTON, 6 – Il veterano, al 300esimo gran premio, conquista due punti con una buona McLaren. Tuttavia esce ridimensionatissimo dal confronto con Alonso. FESTEGGIATO.
Romain GROSJEAN, 6 – Stava andando anche bene per il potenziale della macchina, ma ad un certo punto è rimasto senza freni. Non una bella sensazione, ma ci si sta abituando ormai. ORDINARIA AMMINISTRAZIONE.
Pascal WEHRLEIN, 6 – Con la Manor non può molto, si limita a portare la macchina al traguardo davanti al suo compagno di squadra. Che adesso come adesso è l’unico obiettivo possibile. SPRECATO.
Esteban OCON, 5.5 – Altra gara per accumulare esperienza per il pupillo della Mercedes, in cui riesce anche a mettere il naso in zona punti, prima di sprofondare nelle retrovie. INESPERTO.
Kevin MAGNUSSEN, 5.5 – Il suo compagno di team prende un punto, lui non può nulla dopo che Kvyat in versione Sochi lo usa come bersaglio in partenza. Resta il più talentuoso dei piloti Renault, ma più di così è difficile. PECCATO.
Carlos SAINZ, 5 – La Toro Rosso non va come ci si poteva aspettare, lui non è che ci metta troppo del suo. Batte Kvyat ma la sua è una gara anonima. INCOLORE.
Esteban GUTIERREZ, 4.5 – Vedi alla voce Grosjean. Solo che lui rimane direttamente su tre ruote. La Haas cade a pezzi, lui – se il dio denaro non lo salverà – saluterà la f1. A PEZZI.
Felipe NASR, 4 – Il suo compagno di squadra corre la gara della vita, lui naviga sempre nelle retrovie, senza mai tirar fuori la testa. NON PERVENUTO.
Daniil KVYAT, 4 – Dopo la gara di Singapore, torna il Kvyat di questa stagione, distratto, poco incisivo, tamponando anche Magnussen nelle fasi iniziali. Troppo poco per guadagnarsi un posto, purtroppo. IN USCITA.
Sebastian VETTEL, 3 – Voto 3, come le posizioni che perderà in griglia in Giappone. Non è concentrato e si vede, parte bene, potrebbe passare terzo o accontentarsi del quarto ed invece esagera, colpisce Rosberg e dice addio – un’altra volta – alla gara dopo poche curve. DISTRATTO.
Felipe MASSA, NG – Pronti, via e la sua macchina non si avvia. Torna ai box, parte dalla pitlane e due giri dopo fora una gomma. GIORNATA NO.