L’ultima gara della stagione è sempre un punto di arrivo, un momento in cui una giusta riflessione è d’obbligo, guardandosi indietro, ripercorrendo quelli che sono stati gli ultimi sette, otto mesi, in sella ad una moto, tra gioie, dolori, difficoltà, apprendimento e tutto quanto caratterizza quello che, per un tredicenne, è l’esordio in una competizione motociclistica.
Per Fiore Prisco il momento è arrivato adesso, dopo la chiusura del Campionato Italiano Velocità a Vallelunga, la prima stagione nel CIV del giovanissimo centauro campano di San Giuseppe Vesuviano, che nell’arco della sua prima annata in sella alla Premoto3 ha dovuto affrontare un anno difficile, ma allo stesso tempo molto formativo.
Prisco ha iniziato l’anno con dei test in preparazione al CIV, partecipando anche agli Internazionali d’Italia a Magione, chiusi in seconda piazza, ed al Trofeo del Centauro a Vallelunga, prendendo confidenza con la sua SpeedUP e con la battaglia in pista, uno degli aspetti più difficili per un “rookie”.
Al via della stagione, come raccontato poi direttamente anche da Fiore in un’interessante intervista rilasciata quest’estate, l’obiettivo per questa sua prima stagione era quello di conquistare almeno un podio, lottare per le prime posizioni ed arrivare tra i primi 5 classificati in campionato.
Due di questi, il podio ed il lottare per le prime posizioni, sono stati soddisfatti, con un fantastico terzo posto a Misano in condizioni difficili che hanno tradito tanti, e con una stagione sempre in lotta per le prime 5 posizioni, mentre per il Campionato l’obiettivo iniziale non è stato realizzato, ma la settima posizione finale non può certamente essere considerata una sconfitta.
Anzi. Fiore all’interno della stagione ha dovuto fronteggiare una situazione complicata come il cambio di Team, e tra alcuni problemi tecnici, sia con la moto vecchia che hanno portato (tra le altre cose) alla separazione, sia con la moto nuova, problemi di gioventù data la nuovissima Beon messa in pista in fretta e furia dal Kuja Racing, ed alcuni errori, normali per un rookie, la quinta posizione non è stata possibile.
Poco male. Il primo anno per Prisco è terminato ed il tutto va visto in funzione del prossimo, quando invece l’asticella dovrà, per forza di cose, alzarsi e con un anno di esperienza l’obiettivo dovrà essere quello di combattere sempre per le prime posizioni e far diventare la presenza sul podio una vera e propria costanza.
Tutto possibile, perchè Fiore ha già dimostrato la predisposizione per questo sport ed una competitività, nei primi round, che in pochi avrebbero previsto. Infatti, dopo le prime due gare, Prisco si trovava in quinta posizione, staccato di soli 4 punti dal quarto posto, per un’annata che sembrava essere partita ben oltre le aspettative, ma che per i motivi che ormai tutti sappiamo non è proseguita su quella falsa riga.
Poco male, ripetiamo, anzi, un anno difficile non può che aver temprato ancora meglio il carattere del giovanissimo campano, che il prossimo anno si ripresenterà ancora al via della Premoto3 250 4 tempi, con il chiaro obiettivo di essere uno di coloro che si giocheranno il titolo. Vincerlo o non vincerlo è frutto di numerosi fattori, sia tecnici, sia di fortuna, ma la certezza è che l’aprirsi della prossima stagione vedrà un Prisco ancora più determinato di quest’anno.
Perchè gli anni difficili hanno sempre reso ogni pilota più forte e dopo il temporale, sempre, arriva il sereno. E per Prisco, un anno in più, un po’ di tranquillità in più, un po’ di esperienza in più, non possono che essere il vero sereno. Prima, si spera, di scatenare la tempesta in pista.