Quando sei all’esordio in una categoria complicata ed un infortunio interrompe i tuoi test e ti costringe ad un recupero per la prima gara, l’inizio non è dei più semplici. Ma Gianluca Sconza, 14enne salernitano del Team 3570 MTA, è pronto per portare in gara la sua nuova Mahindra all’ELF CIV che parte da Imola questa settimana.
Andiamo a sentire direttamente dalle sue parole, cosa ne pensa dell’inizio di questa nuova avventura e tante altre curiosità.
L’anno scorso una stagione travagliata con alcuni infortuni e problemi, quest’anno il passaggio in Moto3. Come ti sei trovato con la Moto3? Quali sono le tue prime sensazioni?
“Si è stato un anno abbastanza difficile per me, a causa di un doppio infortunio alla clavicola sinistra, che mi ha portato a non partecipare al doppio round di Imola ed alla seconda gara del Mugello, avendo disputato una prima gara tutta in rimonta, prima di scivolare. Sicuramente, tutto questo mi ha messo alla prova e mi ha fatto crescere molto caratterialmente. Dalla 125 2 Tempi alla Moto3 il cambiamento è abbastanza radicale e le differenze sono tante, personalmente mi sono adattato prima e subito, la Moto3 mi piace di più… è una vera moto da competizione”
2) Un infortunio, per fortuna non troppo grave a Misano, negli ultimi test. Come stai? Ti senti pronto per Imola?
“A Misano nei Test sono caduto alla curva 6 e mi sono fratturato il piede destro alla base del primo metatarso, fin dal rientro a casa ho indossato un tutore fisso ed ho lavorato molto in queste tre settimane che sono passate dall’infortunio, in palestra con il personal trainer, sempre a stretto contatto con il Team e la Federazione che non mi ha fatto mancare il suo sostegno e incoraggiamento, telefonandomi ogni giorno. Per Imola mi sento pronto anche se non sono al 100% con il piede, cercherò di fare il mio meglio senza strafare, ma con la consapevolezza di essere un Rookie in Moto3 e di guardare ad una crescita graduale”
Il team 3570 MTA ha grande esperienza Mondiale e sono tutti tecnici rinomati. Cosa si prova a lavorare in un team così professionale? E come ti sei trovato con il metodo di lavoro del team e della moto3?
“La professionalità del Team è evidente, attuano metodi di lavoro che utilizzano al Mondiale, a me sconosciuti finora, tecniche di lavoro sincronizzate tra loro, niente è fatto o lasciato al caso, con loro riesco ad esprimermi in maniera semplice e la loro professionalità tramuta la mia spiegazione di poca esperienza in un lavoro minuzioso e preciso alla sistemazione puntuale della moto per il mio stile di guida. Sono il Top”
Sarai un rookie, quindi per te sarà una stagione d’esordio. Che obiettivo ti poni per quest’anno? Cosa ti aspetti da quest’annata?
“Cercherò di dare il meglio di me stesso, come ho detto in precedenza non voglio strafare, sicuramente gareggerò per cercare di stare avanti e non distante dai primi, poi di gara in gara si vedrà quanto sono riuscito a crescere in questa categoria senza dimenticarmi di avere due compagni di squadra che possono solo insegnarmi qualcosa di positivo, sono loro che quest’anno hanno la giusta esperienza per far molto bene al CIV”
Hai lasciato la premoto3 125 2 tempi per passare alla Moto3 (4 tempi). Quante e quali differenze hai incontrato? Ti trovi meglio con il 2 o con il 4 tempi?
“La Moto3, nel caso specifico la Mahindra MGP30-250 4T è una moto spettacolare, mi permette di portare le staccate al limite dandomi più stabilità nella ciclistica, inoltre grazie all’elettronica mi consente di regolare la moto con il mio stile di guida mentre con la pre-moto3 2 tempi questo non era possibile, comunque è stata ed è una buona scuola di guida in un percorso agonistico”
Quest’anno dovresti fare anche alcune wildcard al CEV FIM Repsol. Come ti approcci a quello che è a tutti gli effetti un campionato mondiale? E quanta esperienza credi che riuscirai ad accumulare in quelle circostanze?
“Fare delle Wilcard al CEV FIM Repsol (Mondiale Junior) è una grandissima opportunità che il Team e la FMI ci ha messo a disposizione, il livello dei piloti che partecipano a quel campionato è altissimo, parteciperò con la consapevolezza e l’umiltà di poter fare una esperienza unica per la mia crescita da pilota e cercherò di attingere quante più nozioni possibili da mettere in atto alle gare del CIV che disputerò per intero”
Tu vieni dalla Campania, dal Sud e precisamente da Salerno. In questi anni, stanno aumentando di molto i piloti del Sud Italia, ci sei tu, Baldini, ma anche tanti altri. Che sensazioni si provano a far parte di un movimento in crescita come quello del sud Italia nelle moto? E quanto fa “comodo” avere un po’ di piloti e amici con cui allenarsi e condividere il tempo in moto?
“Per me essere del Sud, della Campania e soprattutto di Salerno è motivo di orgoglio, la terra dei motori è e resta la Romagna, hanno dei vantaggi in termini di Circuiti dove allenarsi, le istituzioni e gli sponsor li accompagnano nel percorso non facile del Motociclismo e nel nostro caso il percorso verso la MotoGP il più difficile, ma il più emozionante. Conosco bene Baldini, siamo amici, è un pilota molto forte ed è importante avere degli amici piloti, anche della stessa categoria, Campani, fa comodo perché possiamo allenarci anche con bagarre e quindi crescere nelle esperienze ed arrivare competitivi ai Campionati”
Correre in moto ed in generale in Moto3 è abbastanza dispendioso e costoso. C’è qualcuno in particolare che vuoi ringraziare? O qualcuno che ti è sempre vicino (famiglia, tifosi, etc) a cui mandare un ringraziamento?
“Prima di tutto voglio ringraziare la mia famiglia, mio padre che mi accompagna ad ogni allenamento e gara, mia madre che mai avrei pensato che autorizzasse me e mio padre per farmi gareggiare e mio fratello Antonio, più grande di me, che si priva di qualsiasi cosa per farmi realizzare un sogno. Voglio ringraziare i miei sponsor che mi accompagnano in questo percorso difficile ma pieno di soddisfazioni, i miei amici e fan che mi seguono e non per ultimo Il Team 3570 MTA e la FMI per la opportunità datami a gareggiare in una categoria di primissimo livello come la Moto3”