E’ il 26 Ottobre del 1997 e sul circuito di Jerez della Frontera si disputa l’ultima gara di una stagione combattuta ed incerta, che vede i due contendenti separati da un solo punto dopo una serie continua di capovolgimenti in testa alla classifica.
Dopo la vittoria in Giappone e la contemporanea squalifica di Villeneuve, Michael Schumacher ha preso la testa del Mondiale e spera di riportare a Maranello un titolo che manca dal 1979, mentre Jacques Villeneuve, dopo una stagione conclusa al secondo posto alle spalle del suo compagno Damon Hill, insegue il suo primo titolo con la Williams Renault.
I due rivali non si amano e durante l’anno ci sono state reciproche punzecchiature, che aggiungono interesse al finale di stagione, e le prove ufficiali con tre piloti che fanno segnare lo stesso identico miglior tempo rende l’attesa per la gara spasmodica.
Villeneuve scatterà dalla pole con al suo fianco Schumacher e alle spalle Heinz Harald Frentzen, compagno di squadra di Villeneuve. Ed al via le cose sembrano mettersi al meglio per il pilota della Ferrari che si porta al comando, mentre Jacques fa pattinare le ruote della sua Williams e viene superato anche da Frentzen, che non riesce a tenere il passo di Schumacher e lascia dopo pochi giri passare Villeneuve.
Inizia una lunga battaglia di nervi, in attesa delle soste per il rifornimento e qui la strategia della Williams si rivela per una volta azzeccata. Ritardare il rifornimento di Frentzen consente di avere un pilota in testa in grado di rallentare il ritmo, consentendo a Jacques di avvicinarsi a Schumacher.
Ad Jerez i sorpassi sono complicati ed a Villeneuve anche un semplice doppiaggio può far perdere tempo, come quando i due piloti di testa si trovano ad affrontare il pilota della Sauber Norberto Fontana, che ostacola in modo evidente Jacques Villeneuve, facendogli perdere terreno.
Tuttavia il pilota canadese riesce a riportarsi nella scia del tedesco della Ferrari, fino a quando dopo il secondo rifornimento tra i due si infila la Mclaren dello scozzese David Coulthard, che però lascia passare rapidamente Villeneuve.
E nel dopo gara anche questo episodio scatenerà illazioni e polemiche, in quanto alcuni ipotizzarono un gioco di squadra tra McLaren e Williams per far perdere il titolo a Schumacher, il quale però ci mise del suo: Villeneuve cominciò a farsi minaccioso alle sue spalle e dopo alcuni tentativi andati a vuoto, trovò uno spazio sufficiente per attaccare il tedesco…
Tedesco che, una volta vistosi affiancato, non trovò di meglio che speronare Villeneuve, in un triste remake di ciò che era capitato in Australia nel 1994, quando nella stessa situazione di classifica Schumacher, ormai costretto al ritiro, urtò Damon Hill danneggiandogli irreparabilmente la vettura e vincendo il titolo grazie al reciproco ritiro.
Ma stavolta le cose andarono diversamente: Schumacher uscì di pista insabbiandosi senza più riuscire a ripartire, mentre Jacques, pur con la vettura danneggiata, per un braccio dello sterzo piegato, riuscì comunque a continuare pur con un passo decisamente più lento.
Nel momento in cui si trovò alle spalle le due McLaren Mercedes, Villeneuve non oppose resistenza, poiché il terzo posto era sufficiente per vincere il titolo e questo consentì a Mika Hakkinen di cogliere la sua prima vittoria in F1, un anno prima del primo titolo del pilota finlandese.
Nel dopo gara le polemiche infuriarono, in quanto il pilota canadese accusò Schumacher di aver cercato l’incidente deliberatamente, mentre Michael si difese affermando di aver cercato di difendere la sua posizione non pensando che il rivale fosse così vicino.
La Federazione, dopo aver considerato l’episodio come un normale incidente di gara, convocò a Parigi il pilota tedesco e decise di escluderlo dalla classifica mondiale, senza però togliergli punti e vittorie. Di fatto una decisione simbolica che lasciò una macchia sulla carriera di Schumacher, travolto dalle critiche dei mass media e dei tifosi, che solo negli anni successivi, grazie alla conquista di tanti allori con la Ferrari, verranno superate.
Certo molti si chiesero cosa sarebbe successo se Villeneuve fosse stato costretto al ritiro, perdendo il titolo a vantaggio di Schumacher, ma ovviamente non ci potè essere risposta. La Ferrari inoltre avanzò il sospetto di un accordo tra McLaren e Williams, una sorta di gioco di squadra, ma la Federazione respinse questa ipotesi perché non c’erano prove che avvalorassero certi sospetti.
Come apparvero fuori luogo le dichiarazioni di Norberto Fontana, che affermò che prima della gara, Jean Todt, team principal della Ferrari, lo avrebbe invitato ad ostacolare Villeneuve in caso di doppiaggio. In quel per certi versi pomeriggio triste per l’etica sportiva, aldilà del risultato, Jacques Villeneuve si laureò meritatamente Campione del Mondo e fu l’ultima giornata felice in F1 per il figlio dell’indimenticato Gilles.
Il ritiro della Renault, con la conseguente perdita di competitività della Williams e la scelta rivelatasi errata di legare la propria carriera al progetto Bar Honda lo portarono ad un triste declino, nonostante alcuni tentativi di rilanciarsi, in realtà con poco successo, con Renault e Sauber negli anni 2004 e 2005.