Non termina nel migliore dei modi la stagione europea del Mondiale Supersport 300 di Kevin Sabatucci, che a Magny Cours, nell’ottavo round stagionale, è protagonista di un weekend difficile, forse uno dei più difficili della stagione, ancora per motivi indipendenti dalla volontà e dalle prestazioni del giovane pilota ascolano.
Il fine settimana inizia subito nel peggiore dei modi nel primo turno, con un pilota che perde olio in seguito ad una caduta e Kevin scivola da fermo sulla macchia d’olio lasciata, non potendo in alcun modo evitare la scivolata, non riuscendo in questo modo a prendere la migliore confidenza con la pista francese, mai vista dal vincitore della gara di Donington fino ad ora.
Dopo una seconda sessione bagnata, la FP3 del sabato mattina ha evidenziato dei pesanti problemi al motore della Yamaha di Sabatucci, che è stato così costretto a sostituirlo nella giornata di sabato, non riuscendo a qualificarsi direttamente per la gara, nonostante il massimo sforzo prodotto dal pilota in pista e dai meccanici nella sostituzione del motore, avvenuta rapidamente per permettere al pilota ascolano di prendere parte alla Last Chance Race, pur sapendo di dover scattare, in ogni caso, dalla pitlane.
Pitlane perchè, da regolamento, ogni pilota può punzonare tre motori a stagione ed il terzo punzone era già stato utilizzato, con il nuovo motore che è dunque diventato il quarto, costringendo il pilota ascolano ad andare in penalità, vanificando di fatto un weekend, nonostante la splendida Last Chance Race corsa da Sabatucci, che ha firmato il giro veloce alla sua prima, reale, sessione in condizioni di asciutto sul tracciato francese.
Scattando dalla pitlane dopo un warm up al massimo livello del potenziale del pacchetto, Kevin ha fatto il massimo, con una buona partenza che gli ha permesso di essere il primo dei piloti partiti dai box, assieme a De La Vega e Perez, raggiungendo l’ultima parte del gruppo, per ingaggiare una battaglia con altri piloti che Kevin ha portato a termine vincendo, chiudendo comunque con una triste ventiquattresima posizione, che non rispecchia il valore del pilota – dimostrato ampiamente nelle gare di Misano, Donington e Portimao – ma riflette alla perfezione le potenzialità del pacchetto, scattando poi dalla pitlane, quindi, circa 5 secondi dopo tutti gli altri.
Un altro weekend dunque in archivio, l’ultimo europeo, con Sabatucci che chiude senza perdere posizioni in classifica un fine settimana in cui, senza inconvenienti, avrebbe potuto senza dubbio puntare quantomeno alla zona punti con il pacchetto a disposizione, se non a qualcosa di meglio. Ma si tratta sempre di se e di ma, in una stagione in cui l’unica certezza è stata la competitività di un pilota che, ad un round dalla fine del campionato, è ancora l’unico ad aver conquistato una vittoria in sella alla Yamaha.
Kevin Sabatucci: “Non c’è molto da dire su questo weekend, abbiamo avuto una serie di inconvenienti, tra cui la caduta sull’olio del venerdì mattina ed i problemi al motore, che siamo stati costretti a sostituire dovendo scattare dalla pitlane, che non ci hanno permesso di essere competitivi. Partire dalla pitlane in una categoria come la Supersport 300 è una penalità immensa, ho fatto il massimo, spingendo al massimo il pacchetto che avevo a disposizione, ma più della posizione che è stata ottenuta non era umanamente possibile. E’ un peccato, perchè potevamo essere competitivi, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte e purtroppo questo è il leitmotiv di questa stagione, in cui per un motivo o per l’altro abbiamo potuto esprimere il vero potenziale solamente a Donington. Ieri serviva un miracolo, purtroppo non è accaduto e lascio Magny Cours con molto amaro in bocca. Voglio ringraziare i miei meccanici che mi hanno cambiato il motore in un paio d’ore, permettendomi almeno di poter prendere parte alla gara, oltre a tutte le persone che non smettono di credere in me”