Settimana scorsa, proprio di questo giorno, terminava la stagione 2019 di Kevin Sabatucci, che nell’ultimo round della Supersport 300 Mondiale completava la gara del Qatar, la sua prima esperienza a livello internazionale, dando il meglio di se e forse anche oltre per chiudere in quattordicesima posizione, andando ancora una volta a finire la corsa in una posizione che esprimesse il massimo potenziale del pacchetto a propria disposizione.
Una stagione positiva, comunque, quella di Kevin, che nonostante le difficoltà incontrate nelle prime gare, non per colpe del giovane ascolano, si è prodigato in una ripresa notevole, che ha portato alla vittoria nel round di Donington, oltre ad altri due ottimi risultati, per chiudere la stagione ad un passo dalla top 10 nella classifica del Mondiale.
Unico pilota Yamaha a conquistare una vittoria nella stagione, entrando nel club d’elite dei vincitori di quest’anno, solamente cinque, con Gonzalez, Garcia, Carrasco e Deroue assieme appunto a Sabatucci, Kevin può ritenersi soddisfatto di quanto messo in mostra, avendo dimostrato di adattarsi in fretta alle situazioni che si sono presentate, riuscendo (quasi) sempre a trarre il massimo ottenibile.
Una soddisfazione importante per Sabatucci essere stato l’unico italiano a conquistare una vittoria, dopo aver conquistato il podio all’esordio come wild card ad Imola nel 2018, con l’unico, forse, rammarico della stagione che coincide proprio con la gara di Imola, purtroppo annullata per pioggia in una pista in cui l’ascolano avrebbe potuto tentare di ripetere lo splendido risultato di un anno prima.
Per il resto, rammarichi pochi e tanta consapevolezza di una stagione che l’ha visto protagonista, ben più di quanto dica la classifica finale, che non rende merito all’impegno messo in pista dal 20enne marchigiano, che quando si è trovato ad affrontare la gara ha sempre dato il massimo di se, andando spesso oltre i propri limiti ed i limiti del pacchetto per conquistare risultati altrimenti insperati.
Si chiude così un 2019 di gare che per Sabatucci deve essere un punto di partenza, con la consapevolezza di avere un ottimo potenziale da esprimere e l’obiettivo, in testa, di tornare l’anno prossimo per puntare al massimo possibile. E sul 2020, presto, ci saranno interessanti novità.
Kevin Sabatucci: “Eccoci così giunti al termine di questa stagione, la prima di mondiale, che mi ha visto protagonista in ogni sfaccettatura! Passare dal campionato italiano al campionato del mondo, vi assicuro che è un grande salto, soprattutto mentale… nuove ambizioni, nuovi obiettivi, nuovi traguardi, nuove emozioni e nuove sfide da affrontare. Girare il mondo è stato fantastico e per questo mi reputo molto fortunato, perché ho potuto vivere sulla mia pelle delle esperienze che è difficile raccontare. Ad esempio girare su circuiti storici che fino all’anno scorso vedevo solo in televisione, oppure sentire il calore dei tifosi di altre nazioni che sono venuti ad ogni evento per vederci battagliare in pista! Insomma, tutto bellissimo, ma anche le cose belle hanno una storia da essere raccontata! Questo 2019 per me, a livello sportivo è stato davvero molto duro, in quanto venendo da due anni in cui ero sempre lì davanti a giocarmi il podio o le vittorie, ho passato momenti difficili in cui spesso ho visto il me pilota essere messo in dubbio, a volte anche dalla mia coscienza! Ho sbagliato tanto, ho imparato tanto, ma una cosa non posso recriminarmela, ovvero quella di non aver mai mollato e di aver lottato come un leone fino all’ultimo centimetro, ad ogni singolo giro, ad ogni singola curva! Ho conosciuto persone nuove, un team nuovo, dove ci sono stati alti e bassi, che nonostante tante delusioni, qualche soddisfazione ce la siamo tolta… dal non qualificarmi alle prime gare, a vincere il round inglese di Donington Park, la realizzazione di un sogno! Non sono felice per come è andata quest’anno, ma cerco sempre di vedere il lato positivo delle cose, ed il lato positivo è che comunque ho dimostrato, soprattutto a me stesso, di saper vincere una gara del mondiale, sono stato l’unico a far suonare l’inno italiano, l’unico a vincere una gara con la Yamaha, sfruttando l’occasione giusta al momento giusto! Per questo motivo non smetterò mai di crederci fino in fondo, e adesso, dopo essermi messo alle spalle un bagaglio di esperienza come questo, sono pronto ad affrontare con ancora più grinta le sfide che il 2020 mi riserverà, dovendo però prima ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino e che hanno sofferto e gioito con me! Un ringraziamento speciale va anche al Team Trasimeno che mi ha permesso di entrare al mondiale, a Yamaha che mi ha supportato in tutto il campionato, e a poche altre persone le quali sanno i sacrifici fatti per esser li! Finito il Qatar, si pensa già all’anno prossimo e non vero l’ora di darvi buone notizie a breve!”