Tratto da www.kevin85.com
In mezzo alle montagne del Trentino, Kevin Sabatucci si gioca il campionato della 12 Pollici Italian Cup, arrivando all’ultima corsa con soli 50 punti di vantaggio con le due gare da disputarsi.
Impegnato come sempre con la sua PitBike Yes, dopo oltre due mesi dall’ultima volta che Kevin è salito sulla sua Pitbike, impegnata comunque per altri test con altri piloti per decisioni esterne alla volontà di Kevin, Sabatucci ha provato a dare il massimo fin dal venerdì, in cui, grazie al supporto del team Yes diretto da Fabrizio Settembrini, il pilota ascolano ha preso confidenza con la pista – completamente nuova per Kevin – cercando di riprendere il feeling con una moto da rimettere completamente a punto.
Dopo alcune modifiche del sabato, Kevin si sentiva pronto per lottare ad armi pari con il rivale in campionato, Thomas Brianti, fin dalle qualifiche della mattina. Dopo un turno di libere con la pista molto scivolosa, purtroppo il team Quarta Piena ha deciso alcune modifiche alla moto, andando però a compromettere la qualifica, con un errore che ha causato lo spegnimento della moto di Kevin dopo mezzo giro, costringendo il 17enne ascolano a rientrare ai box nel tentativo – vano – di riaccendere la moto.
Un grave errore che ha costretto Kevin a partire dal fondo, ovvero dalla nona posizione in griglia, mentre il rivale in campionato Brianti ha conquistato la pole all’ultimo secondo, beffando Ferrari, con D’Onofrio in terza posizione.
Nonostante tutto, Kevin ha dato l’anima in gara 1 e con una partenza assurda si è catapultato dalla nona alla quarta posizione in una curva, ma la sfortuna ha voluto che Ferrari sia scivolato proprio davanti a Sabatucci, creando quel buco impossibile da recuperare nei confronti di Brianti, che si è involato a vincere la manche. Kevin è stato abile a recuperare su D’Onofrio, superando poi il pilota Pitom, ma ormai era troppo tardi per ricucire sul primo, che con una sola gara al termine ha ridotto a 10 lunghezze il distacco.
Con la speranza della pioggia che – purtroppo per Kevin – va a svanire, ecco il via di gara 2, con Sabatucci che butta ancora il cuore oltre l’ostacolo ed in partenza si porta ancora in quarta posizione, stavolta subito dietro a Brianti che non parte bene e lascia sfilare D’Onofrio e Ferrari. Brianti prova ad attaccare Ferrari ma non riesce a passare e Kevin vede la porta aperta e prepara il sorpasso, con in testa l’idea di mettersi davanti e poi chiudere tutte le porte al giovane rivale. Sfortuna vuole che Ferrari perda la moto e sia costretto a rallentare improvvisamente, seguito da Brianti e Kevin, con una traiettoria diversa dal solito in funzione della preparazione del sorpasso, non può che cadere, senza accorgersi di nulla. Il tempo di andare a riprendere la moto e vedere che non può ripartire ed è quello il momento in cui Kevin capisce che – purtroppo – il campionato è chiuso.
Vince Brianti – primo anche in gara 2 – a cui vanno i più sinceri complimenti per una stagione vissuta alla grande, sempre in lotta per le prime posizioni.
Evidentemente, doveva andare così. Un weekend sfortunato per Kevin, che negli ultimi due round ha dovuto correre in inferiorità fisica (a Rioveggio ricordiamo lo sfortunato incidente che ha causato due microfratture) e tecnica, con una scelta tattica che – per stessa ammissione di Thomas, sportivissimo nell’ammetterlo – “ha impedito a Kevin di giocarsela alla pari”, senza nulla togliere – ripetiamo – a Brianti ed al suo team, autori di una stagione straordinaria con una vittoria meritata, come l’avrebbe meritata Kevin nel caso inverso.
Nonostante tutto, dopo un comprensibile momento di sconforto, Kevin si è subito ripreso dalla sconfitta, tornando il solito Kevin Sabatucci, festeggiando la fine del campionato con un bel burnout, assieme al compagno di marca Angelo Pastorino, anche lui sconfitto all’ultima corsa, con fatti che non andiamo a raccontare perchè una pagina di sport come quella di ieri nella 16cv è meglio chiuderla e non riaprirla e godersi soltanto questo burnout.
Finito il primo campionato 12 Pollici nella carriera di Kevin, il bilancio è assolutamente positivo. Arrivato ad Adria per imparare, Kevin si è reso protagonista di una cavalcata eccezionale, vincendo 5 gare su 6, fino al 4° posto di Pomposa – con grossi problemi alla moto – ed alla vittoria in gara 2. Sei vittorie su 12 dicono tanto e dicono soprattutto che Kevin Sabatucci c’è, nonostante le vicende esterne e le voci messe in giro nel paddock. La gara di ieri ha dimostrato come Kevin si sia sempre impegnato, gettando il cuore oltre i limiti del pacchetto tecnico per provare a contrastare Thomas Brianti.
Detto questo, è tempo di ringraziamenti, a partire dagli organizzatori della 12 Pollici Italian Cup, passando per chi ha creduto e crede in Kevin, da Fabrizio Settembrini a tutto il suo staff nel team Yes, oltre al miglior meccanico del paddock, Daniele “Pepsi” Pesaresi, che si è sempre sobbarcato tutto il lavoro sulla moto di Kevin, senza mai far mancare il proprio supporto al pilota ascolano.
Un ringraziamento va anche a tutti gli sponsor, MS Trasporti, CBF Balducci, Rotitalia e tutti gli sponsor tecnici da Scorpiotec a Suomy, ed a tutti gli amici di questo paddock, con un particolare grazie a chi si è sempre preoccupato ed interessato a Kevin, tra cui vanno sicuramente citati Thomas Rossi e suo babbo “Roy”, che oltre ad essersi interessati all’andamento delle gare (Thommy purtroppo non era presente in gara per questo ultimo appuntamento), hanno pure permesso a Kevin di girare col flat in una bella giornata di Agosto, unico vero “test” nella pausa estiva per Kevin, che quando c’è da andare in moto non si è mai tirato indietro, a dimostrazione di chi realmente fosse e non fosse interessato a vincere questo campionato.
Rinnovando i complimenti a Thomas Brianti per il titolo e per la grande sportività dimostrata, il prossimo appuntamento per Kevin sarà a sorpresa – che sveleremo quando sarà il momento – con interessanti progetti nelle PitBike per il 2017. Per dimostrare che Kevin c’è e portare a casa quanto il 17enne pilota ascolano merita.