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A volte, nel corso della carriera di un pilota, bisogna fermarsi, pensare, ed a volte cambiare completamente strada se si capisce che quella percorsa non è la strada giusta, se fino a quel momento non si sono incontrate – lungo quel percorso – le persone giuste.
Loris Cresson, 18enne pilota belga, può essere uno degli esempi calzanti in merito a quanto affermato, con il giovane francofono – con un’esperienza anche al Mondiale Moto3 in Qatar, data che Loris porta tatuata sul braccio – che solo da qualche mese ha trovato veramente la sua strada, con il team giusto, la confidenza giusta, la moto giusta e la testa giusta.
E non può che inorgoglire, il fatto che Cresson abbia trovato la sua strada passando per il Campionato Italiano Velocità e la classe 600 Supersport, in cui Loris ha partecipato come wild card ai round di Mugello, Misano ed Imola, in preparazione ad un’ottima partecipazione in veste di wildcard all’ultimo round del Mondiale Supersport, in Qatar, in cui Cresson ha ben figurato, migliorando giorno dopo giorno.
Ma il vero riscatto, per il giovanissimo pilota belga, ha avuto luogo quest’anno, stagione in cui ha proseguito con il Team RPM84 – Sc Racing, una squadra a gestione “familiare”, ma con tecnici più che qualificati ed un mezzo – la Yamaha R6 – che spesso è risultata tra le massime velocità di punta.
Stesso team, stesso Campionato, stavolta con la denominazione di ELF CIV, ma Cresson ha deciso di partecipare in pianta stabile al Campionato Italiano, con in programma alcune wild card al Mondiale, una delle quali effettuata ad Aragon, nel primo round europeo.
Ma prima di andare a raccontarvi quello che è stato il weekend di Imola per Loris Cresson, una delle punte di diamante del CIV Supersport, è giusto andare a riassumere rapidamente la sua carriera fino ad ora, per chi non ne fosse al corrente.
Il giovane belga, infatti, come detto prima, non ha iniziato subito con le moto di serie. Anzi, Cresson è stato pilota all’interno del CEV (poi diventato Mondiale Junior) nella classe Moto3 per oltre due stagioni, in cui l’allora giovanissimo Loris ha ottenuto come miglior risultato assoluto un settimo posto a Barcellona, nel 2014.
Un’occasione, seppur di una gara sola, al Mondiale Moto3, in sostituzione dell’infortunata Ana Carrasco in forza al Team RBA, poi il passaggio ad un’altra scuderia a metà stagione ed un periodo difficile, fino alla decisione di passare in 600, all’europeo, ma alcuni problemi ne interrompono subito la stagione.
Ed ora torniamo a metà anno scorso, l’insediamento del Team RPM84 SC Racing, le 6 gare al CIV e la wild card Mondiale, fino ad Aragon quest’anno, in cui Cresson, prima che un problema tecnico lo fermasse in gara, stava lottando per la zona punti, al termine di libere e qualifiche travagliate, con qualche inconveniente tecnico ed il meteo a farla da padrone. Un mancato piazzamento nei primi 10, probabilmente, per Loris, ma fiducia per i prossimi round Mondiali, a cominciare dalla gara di Imola del Mondiale, in cui il belga sarà wildcard.
E ad Imola, appunto, si è svolto il primo round dell’ELF CIV 2017, in cui Loris ha conquistato il primo podio nella nuova classe 600, con un terzo posto nella prima delle due manche, mentre la seconda ha visto Cresson chiudere quinto, premiato però ugualmente con il premio per il giro veloce della gara. Ed ora, grazie a questi risultati, per Cresson si apre anche una speranza per la conquista del titolo, che lo vede distanziato di soli 18 punti dal primo, con ancora 10 gare da disputare.
Tutto aperto dunque, per una carriera che finalmente, dopo anni di problemi e di “false partenze”, sembra essere finalmente svoltata, con il 18enne belga che pare aver trovato la serenità necessaria ed il supporto per poter ben figurare in una categoria competitiva come la SuperSport, sia al CIV, che soprattutto al Mondiale.
E con grande attesa di vederlo all’opera nuovamente in Italia, ma stavolta al Mondiale, l’appuntamento con Loris Cresson ed il CIV Supersport è a Misano, per due round “caldi” e sicuramente combattuti come i primi. E chissà che, dopo tanto tempo, non smetta – per qualche minuto – di suonare l’inno italiano sul podio della 600…