Tra quei piloti che nella stagione in corso si stanno mettendo in luce nella Moto3 del Campionato Italiano c’è sicuramente Tommaso Marcon, quasi diciottenne pilota dello Junio Team Gresini. Il giovane veneto, alla sua terza stagione in Moto3, sembra aver trovato finalmente l’ambiente ideale per rendere al meglio ed i risultati, ma soprattutto le impressioni destate quest’anno valgono tanto.
Marcon, partito tra i possibili outsider in Campionato, ha stupito tutti fin dalla prima gara di Imola, conclusa con un podio al termine di una gara in rimonta, per poi replicare l’ottima prova il giorno successivo in gara 2, con un quarto posto a pochissimi decimi dai primi, sempre nel gruppo di testa.
Una stagione che ha finalmente fatto vedere il valore del pilota dello Junior Team Gresini, con un team con il quale Marcon si trova pienamente a proprio agio, con quelle caratteristiche di serenità, tranquillità e competenza che per un pilota sono fondamentali. Come ci racconta direttamente Tommaso in questa interessante intervista.
Terza stagione in Moto3, seconda completa, ed un miglioramento impressionante rispetto al passato. Come sta andando quest’anno in forza al Team Gresini?
“Questa stagione sta andando molto meglio della scorsa, perchè sono finalmente molto più competitivo, faccio segnare tempi costantemente tra i primissimi e sono sempre nel gruppo dei migliori. Con la Honda mi sono trovato subito molto bene, mi piace molto e soprattutto, per la prima volta, sono in completa sintonia col Team, mi sento bene e i risultati l’andamento di quest’anno ne è la prova”
Assolutamente si. Purtroppo però, in campionato, guardando la classifica, la tua undicesima posizione non rende merito a quanto stai facendo. Cosa ti ha impedito di conquistare quanto meritato?
“E’ vero, abbiamo raccolto molto meno di quanto si potesse raccogliere, il potenziale c’è e possiamo fare veramente bene e vincere, ma tra sfortuna a Misano ed alcuni errori non abbiamo raccolto il risultato massimo. Ma siamo sempre lì, anche al Mugello in gara 1 ho avuto un problema elettronico con poca accelerazione e ci ha penalizzato molto perchè la moto era perfetta di ciclistica, ma comunque abbiamo portato a casa i punti, così come in gara 2, con un ottimo quinto posto sul bagnato su cui devo ancora migliorare. In ogni caso, siamo sempre più concentrati per raggiungere l’obiettivo e non vedo l’ora di partire per Vallelunga!”
Invece, la tua carriera come è iniziata? Quali sono state le tappe che ti hanno portato a questa tua terza stagione nella classe Moto3 al Campionato Italiano Velocità?
“Ho iniziato ad 11 anni, facendo l’HIRP, il trofeo Honda. L’ho vinto al primo anno ed il premio era la promozione ufficiale San Carlo per l’anno successivo. Nel 2013 mi sono fermato per problemi di budget, poi nel 2014 ho esordito al CIV nella Premoto3, categoria in cui ho corso anche una gara nel 2015 prima di passare in Moto3 con il Team SIC58 Squadra Corse, con cui ho terminato la stagione. Nel 2016 è stata la mia prima stagione completa in Moto3, con due podi al Mugello e da l’ Gresini mi ha visto e scelto come pilota per quest’anno”
Per un pilota, l’allenamento è un punto fondamentale al fine di essere pronto per la gara e per tutta la stagione. Il tuo, come è strutturato? E quanto pensi sia importante per un ragazzo come te che vuole emergere nel motociclismo?
“Per me l’allenamento è fondamentale ed infatti è un aspetto che curo molto ed al quale do molta importanza. Il mio si divide in due parti, la mattina, in cui quasi tutti i giorni completo 120 km in bicicletta, mentre se piove faccio 2 ore di cyclette, ed il pomeriggio, in cui solitamente giro nella pista di casa del BI KARTING, con le moto gentilmente messe a mia disposizione dal circuito, con il quale poi, martedì e giovedì, aiuto i ragazzini inesperti che vogliono iniziare a correre”
Arrivato ad un’età ed a un punto in cui è giusto pensare al futuro, quale è il tuo obiettivo per la prossima stagione? E pensando più avanti?
“Per il futuro, che sia prossima stagione o tra 10 anni, l’ambizione è di vincere nelle categorie importanti, quelle che contano per un futuro nel motomondiale. Con la Moto3 mi trovo a mio agio e penso che sia giusto continuare così, con la speranza di proseguire su questa strada”