Aron Canet completa una stratosferica rimonta e conquista la seconda vittoria stagionale sul circuito di Assen, grazie ad un ultimo giro attento ed all’attacco all’ultima chicane ai danni di Romano Fenati, nel caos completo della Moto3 nell’ultimo passaggio.
Fenati è bravo a conquistare la seconda posizione, utile per guadagnare punti in classifica a Joan Mir, leader del campionato, in testa fino a poche curve dalla fine, con – forse – qualche problema, che gli ha impedito di rimanere in testa a lottare con i primissimi fino all’ultima curva.
Mir chiude solo in nona posizione, perdendo così dal pilota ascolano 11 punti, con un vantaggio che scende a 34, mentre il terzo gradino del podio è appannaggio di John McPhee, che con una solida corsa di rimonta conquista un altro podio nella sua già lunga carriera in Moto3.
Quarto chiude Martin, davanti a Danilo, mentre non viene classificato Bo Bendsneyder, che avrebbe chiuso 11esimo, ma scivola sul traguardo, facendo così guadagnare una posizione a Bulega, ancora una volta non protagonista in questo campionato che sembra essere stregato per il pilota dello Sky Racing Team VR46.
Male il resto degli italiani, con Bastianini, Di Giannantonio, Dalla Porta e Pagliani caduti e Tony Arbolino ritirato, mentre Bulega e Migno come detto chiudono a punti, a differenza di Bezzecchi che dopo la partenza dalla seconda fila non riesce a concludere a punti.
LA CRONACA – Con la pista quasi totalmente asciutta, Jorge Martin scatta al meglio dalla pole e si porta in testa, seguito da Bendsneyder, Mir e Suzuki, con nel frattempo Norrodin, Fenati e Di Giannantonio che cercano di recuperare – riuscendoci – le prime posizioni del gruppo di testa, dal quale tendono a staccarsi invece sia Bezzecchi, sia Bulega.
Dopo pochi passaggi, le prime cadute, con Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio che scivolano entrambi nella zona finale del circuito, assieme alla wild card olandese Ryan Van de Laagemat, che termina così la sua prima esperienza mondiale.
Se ne vanno in sei, con Martin che commette un errore alla prima curva e scivola sesto, mentre Fenati guida il gruppo davanti a Bendsneyder, Mir, Norrodin e Suzuki, con lo spagnolo del Team Gresini in sesta posizione, prima di un buco che vede Danilo, Bezzecchi, Pagliani, Bulega ed un Ramirez in grande rimonta.
Fenati prova a scappare, mentre Ramirez nel secondo gruppo fa segnare il giro veloce della gara, portandosi in settima posizione, primo del gruppo inseguitori, provando a rientrare sui primi, con invece Martin che torna in posizione da podio dopo l’errore precedente, nel momento in cui scivolano Dalla Porta e Manuel Pagliani, che devono dire addio alle speranze di punti, così come Tony Arbolino, che è costretto al ritiro.
Canet e Ramirez guidano il ricongiungimento del secondo gruppo, formato anche da Danilo, McPhee e Rodrigo, mentre Bulega rimane staccato rispetto ai rivali e non riesce a tornare avanti. Sorpassi e controsorpassi la fanno da padrone ed ora il gruppo è formato da 11 piloti, tutti teoricamente in lotta per il podio.
Un contatto tra Martin e Ramirez costringe lo spagnolo del Team Gresini a recuperare dal fondo del gruppo, con sia McPhee che Danilo che si affacciano nelle primissime posizioni, per la prima volta nella corsa, mentre inizia l’ultimo giro della gara, con Mir davanti a McPhee e Fenati.
Mir inizia in testa, ma nelle ultime curve perde tantissimo terreno, con Fenati che riesce ad andare in testa davanti a Canet e McPhee, mentre nell’ultimo curvone scivola Norrodin. Canet attacca Romano e va a vincere, davanti all’ascolano ed allo scozzese, mentre cade Bendsneyder sul rettilineo. Mir chiude nono e lascia qualche punto in ottica campionato agli inseguitori, come Canet e Fenati.