Si aprono le danze al Mugello con la classe Moto3 ed è giorno di prime volte, la prima volta di Andrea Migno e di una KTM nell’anno 2017, la prima vittoria che arriva sul circuito di casa del Mugello, con una doppietta italiana chiusa da Fabio Di Giannantonio, autore anche lui di una gara straordinaria.
Giornata di prime volte, con il primo podio di Guevara, con la KTM del Team RBA, finalmente capace di chiudere una gara senza errori sul podio. Segue Binder, che col casco dedicato ad Hayden voleva un podio che avrebbe meritato, mentre Mir, leader del mondiale, limita i danni in settima posizione ed allunga su Fenati, imbottigliato nel traffico e solo 13esimo al traguardo.
Una gara assurda, spettacolare, con tutto il parco partecipanti o quasi a giocarsi le posizioni da podio, con continui cambi di posti, scie, per uno spettacolo che solo la Moto3 sa dare ed il Mugello aiuta, grazie alla conformazione del circuito che con il rettilineo principale ricompatta il gruppo.
Bene così e finalmente una vittoria KTM, con la casa austriaca che sembra tornata competitiva in una pista però solitamente favorevole, una vittoria KTM che arriva con il pilota meno atteso, quello forse più sottovalutato di tutti, quello forse che la merita di più. E che sia arrivata al Mugello è assolutamente il coronamento di un sogno.
CRONACA – Si spegne il semaforo ed a conquistare l’hole shot per la moto3 è Fabio Di Giannantonio, davanti a Fenati, Suzuki e Mir, mentre Bulega parte malissimo e si trova in 14esima posizione, con Martin che recupera dalla penalità e si porta fin da subito in sesta posizione, nel gruppo dei primissimi.
Martin è indemoniato e si porta in terza posizione, mentre sembra prendere il largo il primo gruppo, con 6 Honda ed una sola KTM, ancora una volta quella dello spagnolo Marcos Ramirez, per il Team di Fiorenzo Caponera, con il compagno di Team Darryn Binder a recuperare in ottava posizione, davanti a Bulega
Binder ricuce e con lui si aggregano Bulega, Canet e Bendsneyder, con il sudafricano che grazie al gioco delle scie riesce anche a passare in seconda posizione alla San Donato, lui che corre con il casco replica di Nicky Hayden, in ricordo ed omaggio al pilota americano.
Fenati prova ad andarsene da solo, ma l’impresa non è facile su un circuito come il Mugello ed il gruppo di testa vede 24 piloti uno in fila all’altro, con qualche piccolo “buco” ogni tanto nel misto, prontamente recuperato grazie alle scie sul rettilineo, anche se i primi 13 sembrano riuscire a prendere un po’ di margine, con Bastianini ed Arbolino rimasti momentaneamente dietro, mentre nel frattempo si ritira purtroppo Edoardo Sintoni, con il Team 3570 MTA, per un problema tecnico.
Ad 11 giri dal termine cade Danilo, senza conseguenze, mentre il gruppo rimane compatto davanti, con oltre 20 piloti a giocarsi in maniera teorica le prime posizioni, con Fenati, Di Giannantonio, Mir e Suzuki grandi protagonisti in questa fase centrale della corsa.
Si gira pianissimo, sul passo del 59 e le posizioni cambiano giro dopo giro, con 23 piloti a scambiarsi cortesie ogni giro, ogni curva. Praticamente, tutti i piloti in pista sono nel gruppo di testa, con anche Sasaki, Guevara e Oettl a fare capolino nelle primissime piazze, nel momento in cui la leadership viene presa da Migno.
Guevara passa primo sul traguardo all’inizio dell’ultimo giro, ma Migno e Di Giannantonio passano subito alla San Donato. Il pilota dello SKY Racing Team VR46 spinge al massimo per tutto il giro, non lascia spazio agli avversari e sfruttando a pieno il motore KTM trionfa sul traguardo, davanti a Di Giannatonio e Guevara, a completare un podio assolutamente inedito.
Chiude quarto Binder, Mir è settimo, mentre Fenati è solo in tredicesima posizione, chiudono a punti anche Bulega, decimo, e Bastianini, undicesimo, entrambi chiaramente non soddisfatti per la loro gara di casa, ma avranno modo di rifarsi nel corso dell’anno.