Primo nelle libere 1, primo nelle libere 2, primo nelle libere 3, primo in qualifica. Con queste premesse Jorge Martin si presentava al via della sesta gara dell’anno e con queste premesse poteva sembrare molto facile un pronostico in vista della corsa. Pronostico confermato, ma non è stato facile per il pilota spagnolo conquistare quella che sembrava una vittoria “scontata”.
Martin, scattato dalla pole, ha subito preso il comando della corsa e cercato di scappare, puntando a fare selezione fin dal primo chilometro di gara, seguito solamente dal primo e dal secondo di campionato, gli italiani Bezzecchi e Di Giannantonio, compagno di squadra dello spagnolo nel Team Gresini.
Dopo pochi passaggi subito si è creato il vuoto ed i 3 prendono il largo in vista poi di giocarsi la vittoria negli ultimi giri, mentre alle loro spalle si crea un gruppo formato quasi da tutto il parco partecipanti, per la lotta alla quarta posizione, con Bastianini, Arbolino e Migno protagonisti.
Nei primi passaggi la corsa perde prima Norrodin, che disintegra la sua Honda, poi Foggia, per un problema tecnico in un inizio di stagione disastroso per lo SKY Racing Team VR46, mentre scivola anche la wild card Nepa, alla prima presenza mondiale tra le colline del Mugello, per un weekend di esperienza.
Davanti Bezzecchi mostra come la sua KTM del Prustel GP ne abbia palesemente di più in rettilineo, mentre perda nel tratto misto, con il leader di campionato che fatica leggermente nel tratto centrale, rispetto ai due alfieri Honda del Team Gresini che, viceversa, faticano nell’ultimo settore.
All’ultimo giro Bezzecchi prova la staccata alla San Donato, ma sbaglia e va un attimo più largo, consentendo a Martin e Di Giannantonio di passare, uno subito e l’altro poi nel cambio di direzione della Casanova Savelli, con il romano del Team Gresini che si attacca immediatamente al codone della Honda del compagno di squadra.
Martin va volontariamente largo alla Bucine, per prendere più velocità per lanciarsi in fondo al rettilineo e grazie a questa manovra lo spagnolo riesce a non farsi riprendere da Bezzecchi, che sfiora la vittoria per soli 19 millesimi, chiudendo in seconda posizione davanti a Di Giannantonio.
Alle loro spalle, Rodrigo conquista la quarta posizione in volata, sfruttando il motore della sua KTM, davanti a Migno, altra KTM ed alle Honda di Bastianini ed un positivo Tony Arbolino, che dopo l’anno con la SIC 58 Squadra Corse sta finalmente ritrovando fiducia e consapevolezza nei propri mezzi.
Alle loro spalle tris di italiani, con Dalla Porta che batte Antonelli e la wild card Manuel Pagliani, che dimostra ancora una volta come potrebbe meritare una moto in pianta stabile nel Campionato del Mondo, lui che per avere un mezzo competitivo ha dovuto scendere nel Mondiale Junior, con la Honda del Leopard Junior Team.
Più indietro Niccolò Bulega, che perde posizioni nel momento decisivo, dopo essersi affacciato anche in quinta posizione, e chiude ventunesimo, confermando il trend negativo di questa stagione, che lo vede ancora a quota zero in classifica di campionato, per un inizio disastroso per se e per il team SKY VR46.
In campionato, Bezzecchi mantiene la leadership, con però solamente 3 punti di vantaggio su Martin ed 8 su Di Giannantonio, mentre per trovare il quarto posto bisogna scendere fino ai 61 punti di Canet, staccato di 22 lunghezze dal pilota romagnolo della VR46 Riders Academy, con Migno che chiude la top 5 a soli 5 punti dallo spagnolo.
Prossimo appuntamento ora per la classe Moto3 sarà in casa di Martin, per il settimo round a Barcellona, previsto per il weekend del 16 e 17 giugno prossimi.