Qualifica bagnata, qualifica ulteriormente spettacolare per la Motogp, e grande sorpresa in pole, con la prima nella carriera in MotoGp dopo soli 8 Gran premi per Johan Zarco, in sella alla Yamaha del Team Tech 3, alla sua prima pole da tanti, tanti anni.
Il pilota francese ha sfruttato il progressivo miglioramento della pista per stampare uno stratosferico 1.46.141, con un terzo settore clamoroso, per conquistare la prima partenza al palo della carriera e provare a fare ancora una volta gara di testa, come dimostrato già in questo inizio di mondiale.
Alle sue spalle scatterà Marc Marquez, molto solido anche lui sull’asfalto bagnato, che conquista la seconda piazza ottima in previsione gara, che come sembra dalle previsioni, dovrebbe essere asciutta, ma ad Assen, si sa, mai dire mai.
Terzo e quarto scatteranno i primi due italiani, vale a dire Danilo Petrucci, sempre molto competitivo sul bagnato ed oggi sfortunato, in quanto ostacolato involontariamente nel corso del suo migliori giro, e Valentino Rossi, molto competitivo in questa condizione, staccato di poco più di due decimi dal ternano del Team Pramac.
Chiudono la seconda fila Scott Redding, nonostante una caduta che l’ha costretto a tornare di corsa ai box per saltare sulla seconda moto, e Jonas Folger, anche lui sempre molto positivo in questo suo primo anno nella classe regina del Motomondiale, con la Yamaha 2016 del team di Hervè Poncharal.
Dovizioso, anche lui a terra come Redding, è solo nono, mentre segnaliamo la decima posizione di Lowes, che sotto l’acqua trova la quadratura del cerchio e supera prima la Q1, per poi essere fermato dalla rottura del motore della sua Aprilia durante la Q2, per una sessione che sarebbe potuta essere anche migliore.
Nella Q1, detto di Redding e Lowes, qualificatisi per la seconda sessione, non hanno passato il taglio alcuni dei grossi calibri, come uno dei maestri del bagnato, Jack Miller, distante pochi millesimi dalla qualificazione, ma solo 13esimo alla fine in griglia, seguito da Loris Baz, autore di un piccolo errore all’ultima chicane, che gli ha impedito di rientrare nei primi due posti.
Più indietro, Andrea Iannone, sedicesimo generale con la Suzuki, e soprattutto Jorge Lorenzo, che conferma di soffrire l’asfalto bagnato e di non avere ancora la confidenza necessaria con la Ducati, con una 21esima posizione in griglia che la dice lunga sullo stato di forma del pilota maiorchino.
- J. Zarco – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha – 1.46.141
- M. Marquez – Repsol Honda Team – Honda – 1.46.206
- D. Petrucci – Octo Pramac Racing – Ducati – 1.46.526
- V. Rossi – Movistar Yamaha – Yamaha 1.46.705
- S Redding – Octo Pramac Racing – Ducati – 1.47.574
- J. Folger – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha – 1.47.663
- A. Bautista – Pull&Bear Aspar Team – Ducati – 1.47.812
- C. Crutchlow – LCR Honda Team – Honda – 1.48.042
- A. Dovizioso – Ducati Team – 1.48.079
- S. Lowes – Aprilia Racing Team Gresini – 1.48.128
- M. Vinales – Movistar Yamaha – Yamaha – 1.48.266
- D. Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda – 1.49.623
- J. Miller – Estrella Galicia 0,0 Marc Vds – Honda – 1.47.217
- L. Baz – Reale Avintia Racing – Ducati – 1.47.234
- A. Espargaro – Aprilia Racing Team Gresini – Aprilia – 1.47.277
- A. Iannone – Ecstar Suzuki Team – Suzuki – 1.47.649
- A. Rins – Ecstar Suzuki Team – Suzuki – 1.47.804
- K. Abraham – Pull&Bear Aspar – Ducati – 1.47.947
- P. Espargaro – Red Bull Factory Ktm – Ktm – 1.47.957
- H. Barbera – Reale Avintia Racing – Ducati – 1.48.080
- J. Lorenzo – Ducati Team – Ducati – 1.48.219
- B. Smith – Red Bull Factory Ktm – Ktm – 1.48.448
- T. Rabat – Estrella Galicia 0,0 Marc Vds – Honda – 1.48.700