Doppietta Yamaha con uno stratosferico Maverick Vinales davanti a Valentino Rossi, per chiudere questa straordinaria qualifica sul circuito del Mugello, per il Gran Premio d’Italia.
Il pilota spagnolo, leader del mondiale, ha tirato fuori dal cilindro un giro stratosferico, rifilando oltre due decimi al padrone di casa, Valentino Rossi, che nonostante una scivolata nella FP4 chiude in seconda posizione, ottima in ottica gara, il momento in cui il nove volte campione del mondo riesce a dare il meglio di sè.
Grande Italia, con Ducati nelle successive due posizioni, con Andrea Dovizioso a chiudere la prima fila e la wild card Michele Pirro in quarta posizione, a dimostrazione della competitività della rossa sul circuito di casa, per una gara che si preannuncia molto interessante.
Alle spalle di Pirro, Daniel Pedrosa batte Marc Marquez, ma le Honda sembrano in difficoltà almeno sul giro secco, per un Marc Marquez che si deve accontentare della sesta piazza, davanti a Jorge Lorenzo, comunque competitivo ed ottimo in vista della corsa, con un buon passo che potrebbe garantirgli una delle prime piazze domani.
Peccato, infine, per Danilo Petrucci, che si vede cancellato il giro per aver superato i limiti del tracciato e scatterà dalla nona posizione, giro che invece gli avrebbe dato la seconda posizione in griglia di partenza, per una qualifica che da straordinaria si è trasformata in un piccolo disastro per il rider ternano.
CRONACA – Q1 di grande tasso tecnico al Mugello, con impegnati Johann Zarco e Jonas Folger, per il Team Tech 3, ma anche Crutchlow, Iannone, Petrucci, Redding, con oltre 5 piloti in grado di qualificarsi per la seconda qualifica ed entrare dunque di diritto nelle prime 12 posizioni.
Zarco decide di risparmiare un treno di gomme ed entrare solamente per un tentativo, utilizzando una scelta parsimoniosa ed utile in vista della Q2 eventuale e della gara, ma pericolosa, per il ridotto numero di tentativi che costringeranno il pilota francese a spingere fin da subito.
A due minuti dal termine Jonas Folger scivola nel momento in cui si trova in quarta posizione ed è costretto ad abbandonare le possibilità di conquistare la Q2, mentre Crutchlow, Petrucci e Barbera si scambiano la prima posizione, prima dell’arrivo di Johann Zarco, che batte tutti e conquista la prima piazza, davanti all’italiano del Team Pramac.
Nessuno è in grado di migliorare e quindi Johann Zarco e Danilo Petrucci si qualificano per la Q2, mentre delude Crutchlow, che scatterà 13esimo, davanti a Barbera e Folger, mentre Iannone, col casco dedicato a Nicky Hayden, partirà in sesta fila dalla 16esima casella. Male Redding, solamente 20esimo.
Q2 che vede protagonisti i 3 piloti Ducati Ufficiale, Dovizioso, Lorenzo e Pirro, le due Honda HRC di Marquez e Pedrosa, le due Yamaha ufficiali di Rossi e Vinales, Zarco, Bautista, Petrucci, Aleix Espargaro e la sorpresissima Tito Rabat, con la Honda del Team Estrella Galicia.
Tattica delle 3 gomme nuove per Lorenzo, mentre il duo Ducati Petrucci e Pirro si porta in testa dopo pochi minuti ed Aleix Espargaro scivola alla Arrabbiata 2 ed è costretto a rubare uno scooter per tornare di corsa ai box a prendere la seconda moto per continuare la qualifica.
Petrucci, Vinales e Marquez è la prima fila momentanea quando siamo a metà turno, con tutti ai box mentre Jorge Lorenzo prosegue la strategia dei 3 tentativi e completa un giro, con strada libera e nessun pilota che gli possa dar fastidio, in terza posizione, a soli 86 millesimi dal tempo di Petrucci, che si conferma in pole provvisoria.
Pole provvisoria che si prende Vinales, che chiude in 1.46.575 un giro stratosferico, davanti a Petrucci che ripassa sul traguardo e batte Dovizioso, sorpassato anche da Rossi nel suo penultimo passaggio. Danilo Petrucci si vede il tempo cancellato per limiti di pista, mentre Marquez chiude in sesta posizione la sua difficile qualifica.
Nessuno migliora più e la doppietta Yamaha è consolidata. Chiude la prima fila Dovizioso davanti a Pirro, Pedrosa e Marquez a completare la seconda, mentre Lorenzo chiude settimo. Male Zarco, che non ripete l’exploit di altre piste e scatterà undicesimo, ma sempre pericoloso in ottica gara.
- M. Vinales – Movistar Yamaha – Yamaha
- V. Rossi – Movistar Yamaha – Yamaha
- A. Dovizioso – Ducati Team – Ducati
- M. Pirro – Ducati Team – Ducati
- D. Pedrosa – Repsol Honda – Honda
- M. Marquez – Repsol Honda – Honda
- J. Lorenzo – Ducati Team – Ducati
- A. Bautista – Pull&Bear Aspar – Ducati
- D. Petrucci – Octo Pramac Racing – Ducati
- E. Rabat – Estrella Galicia 0,0 Marc Vds – Honda
- J. Zarco – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha
- A. Espargaro – Gresini Racing – Aprilia
- C. Crutchlow – LCR Honda – Honda
- H. Barbera – Reale Avintia Racing – Ducati
- J. Folger – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha
- A. Iannone – Suzuki Ecstar – Suzuki
- L. Baz – Reale Avintia Racing – Ducati
- P. Espargaro – Red Bull Ktm – Ktm
- J. Miller – Estrella Galicia 0,0 Marc Vds – Honda
- S. Redding – Octo Pramac Racing – Ducati
- K. Abraham – Pull&Bear Aspar – Ducati
- S. Lowes – Gresini Racing – Aprilia
- B. Smith – Red Bull Ktm – Ktm
- S. Guintoli – Suzuki Ecstar – Suzuki