E’ di questi giorni la notizia del passaggio del Team Tech 3, da anni colonna portante Yamaha in MotoGP come team satellite, alla KTM per il prossimo anno, con la decisione di Hervè Poncharal che, a sorpresa, mette in discussione tanti scenari della Motogp del 2019.
Infatti, se KTM acquisisce la struttura del francese e amplierà a 4 moto la presenza nella classe regina, con ampi scenari di mercato disponibili, chi si trova spiazzato da questa decisione è proprio la Yamaha, che in fretta si troverà di fronte a dover decidere a chi affidare le moto “clienti” per la prossima stagione.
Subito, il pensiero di molti, addetti ai lavori e non, è andato a Valentino Rossi. Il pesarese, legatissimo alla casa dei 3 diapason, è stato fin da subito l’indiziato numero uno, con il suo SKY Racing Team VR46, ad ereditare le moto da Poncharal, ma la decisione – quasi ufficiale – di Valentino di proseguire per altri due anni non lascia alcuna possibilità all’ingresso in Motogp della compagine sponsorizzata da SKY nel prossimo biennio.
Ed allora sorge spontanea una domanda? A chi possono essere affidate le due M1 lasciate libere da Tech 3? Chi potrà prendere il posto di un team così competitivo e fondamentale nello scacchiere della casa giapponese? La scelta non è ampia ed il tempo scorre, ma uno dei principali indiziati è un team già presente nella classe regina.
Difficile infatti pensare che una struttura entrante in Motogp possa andare ad essere il primo – ed unico – cliente Yamaha, in un periodo storico in cui Tech 3, con Zarco, è spesso fondamentale per la casa stessa, viste le difficoltà avute da Rossi e Vinales lo scorso anno e la “double face” della M1 ufficiale in questi primi test, quando il più costante – a livello di risultati e tempi sul giro – è stato proprio il francese.
Serve un team che abbia esperienza diretta in MotoGp, sponsor e budget importante per investire e, possibilmente, piloti giovani e futuribili, di modo da potersi proporre, come spesso ha provato a fare Poncharal, come alternativa agli ufficiali per i giovani talenti, con la speranza di mettersi in mostra e di ambire ad una sella importante la stagione successiva.
E così, osservando la lista dei team della MotoGp, la scelta più logica potrebbe essere il Team Estrella Galicia Marc Vds, che da 3 anni ormai, 4 con il 2018, è presenza fissa nella classe regina, schierando due Honda clienti con risultati però piuttosto al di sotto delle aspettative.
Lo stesso Michael Bartholemy ha dichiarato come il Team Marc Vds sia rimasto deluso dalla scelta di Honda di fornire le moto 2017 e soprattutto un solo anno di contratto, lasciando intendere che le porte per un nuovo rinnovo con l’attuale fornitore delle moto sono più chiuse che aperte.
Il manager belga ha parlato di “contatti con più di un fornitore, ad esempio Suzuki”, ma la sensazione è che Yamaha sia in netto vantaggio, soprattutto dati i grandi risultati che Zarco, ed a grandi tratti anche Folger lo scorso anno, sta raggiungendo.
La presenza, poi, di Franco Morbidelli, pupillo di Valentino Rossi – punto fermo in Yamaha – e campione in carica della Moto2, potrebbe convincere ancora di più la casa dei 3 diapason a virare sulla struttura sponsorizzata da Estrella Galicia, che vanta un progetto molto interessante.
Infatti, se Morbidelli è già un pilota interessante, gli occhi di molti addetti ai lavori sono puntati alla Moto2, su uno dei piloti che con il Marc Vds parteciperà alla stagione 2018, ma è già in odore di passaggio – rapido – in MotoGp, se tutto dovesse andare come nei programmi.
Stiamo parlando di quel Joan Mir, vincitore della Moto3 con Honda, ma che in Honda, in MotoGP, potrebbe trovarsi chiuso da Marquez e con la prospettiva di esserlo per ancora parecchi anni. Mir, già visto nel box Yamaha nei test di Valencia lo scorso anno, potrebbe essere un ottimo fit per Yamaha, per tamponare la perdita di Zarco, che molto probabilmente, almeno a nostro avviso, seguirà Poncharal migrando verso KTM.
Una scelta che potrebbe essere interessante ed aprire nuovi cambiamenti anche per gli altri costruttori, con Honda che si troverebbe di fronte alla scelta se continuare con sole 4 moto (come era fino al 2015, anno in cui oltre alle due ufficiali c’erano Crutcholow con LCR e Redding con Marc Vds) o se cercare a sua volta un ulteriore team clienti.
Una reazione a catena, data dalla scelta di Poncharal, che aprirà per forza di cose anche il mercato piloti, con KTM che vorrebbe confermare almeno Espargaro, punterà a Zarco e potrebbe promuovere dalla Moto2 Oliveira, con la posizione di Smith da valutare, mentre Yamaha dipende da quale sarà il nuovo team.
Una serie di scenari che saranno da valutare nei prossimi mesi, con la certezza di vedere molti cambiamenti, sia a livello di team – con Suzuki anche alla ricerca di un team satellite – sia a livello di piloti.
In attesa di scoprire quali saranno i valori in campo in questo 2018, è già il mercato 2019 a farla da padrone…