Una stagione iniziata con pochi soldi e aspettative, una stagione iniziata per la prima volta, da zero, sia dal pilota che dal Team, una stagione iniziata con tanti, tantissimi problemi ed insidie, una stagione iniziata non per il verso giusto, ma, con la consapevolezza nei propri mezzi, finita invece nel migliore dei modi.
Il 2017 di Antonio Frappola al Campionato Italiano Velocità era iniziato così, tra mille incognite ed insidie, per una prima stagione con le ruote alte che doveva essere un trampolino di lancio in vista del futuro, ma che nelle fasi iniziali, dopo un podio agli Internazionali d’Italia, non sembrava andare per il verso giusto.
Una positiva gara 2 ad Imola ha inframezzato alcuni problemi di inesperienza, normali, sia per Antonio sia per il suo Team Vitamoto, che ha lavorato costantemente sulla RMU 250 4 tempi per cercare di renderla il più competitiva possibile e puntare sempre più in alto in vista del finale di stagione.
Probabilmente, il miglior weekend della stagione per Frappola ed il Team Vitamoto è stato il primo del Mugello, con una top 5 ed un sesto posto vicinissimo ai migliori, in volata con coloro che poi si sono giocati il campionato fino all’ultimo round, a dimostrazione del grandissimo potenziale espresso dal pilota campano.
Se a Misano la crescita di pilota e team ha avuto un brusco colpo, con una scivolata di Antonio nelle qualifiche che ha messo KO la moto per la gara, costringendo Frappola ad osservare da bordo pista gli amici e rivali, al Mugello nella seconda gara la crescita è sembrata ancor più evidente, non a livello di posizione, confermatasi subito oltre la top 5, ma a livello di tempi sul giro, abbassati di oltre un secondo rispetto all’evento precedente, prima che la pioggia rimettesse tutto in gioco in gara 2 e la sfortuna facesse il suo lavoro, purtroppo.
Poco male, perchè a Vallelunga, pista mai vista per il giovane Antonio, Frappola ed il suo Team hanno vissuto un ottimo weekend, con alcune sfortune nell’evitare alcune cadute davanti, costringendo così a dover dire addio al risultato, ma confermandosi, comunque, tra le certezze della categoria e con il – normale – passaggio alla Moto3 di alcuni dei protagonisti, la consapevolezza di essere, per il prossimo anno, una delle vere certezze e dei possibili piloti che ben figureranno nell’anno 2018.
In attesa poi di conoscere i programmi definitivi e definiti di Antonio e del suo Team, l’annata si chiude con un sorriso per quanto dimostrato partendo da zero, in una piccola officina napoletana, arrivando anche a mettere le proprie ruote davanti a Team ufficiali e piloti che, con test ed esperienza acquisita, giravano il doppio o il triplo di quanto fatto da Antonio in preparazione al CIV.
Per una nona posizione finale, con un round – di fatto – in meno, ed una moto in via di sviluppo costante, all’interno di una struttura familiare. Non male, in una competizione a livello nazionale, contro squadre ufficiali e Team ufficiali. Non male, per una famiglia ed un ragazzo con un grande sogno: correre in moto.