Ad oggi, Fiore è il pilota più piccolo in assoluto sia delle 125 che delle 250, essendo nato ad ottobre 2004 e solo grazie ad una deroga concessa dalla Federazione Motociclistica Italiana, è riuscito ad iniziare in anticipo quest’avventura fantastica.
Ma come tutte le storie che ci coinvolgono maggiormente, composte da rischi, da rinascite e dal “non mollare” di fronte a situazioni davvero intricate, anche per Fiore non è andata sempre così, anzi.
La bagarre per i giovani piloti comincia all’età di 8 anni, quando per la FMI (federazione Motociclistica Italiana) è ufficialmente possibile spingere la mano sull’acceleratore, e suonarsele a più non posso con gli avversari nel campionato italiano di minimoto. L’aria del paddock quindi, a questo punto, prende il potenziale ancora nascosto dei ragazzini, e lo catapulta fuori, esternandolo gara dopo gara.
A Fiore quest’esperienza delle gare di mini moto è mancata, ma la passione prorompente per questo sport è cominciata a battere forte nel suo cuore, sin da da prima che compisse 3 anni, quando aveva intravisto dietro casa, delle mini moto parcheggiate ancora chiuse nell’imballaggio.
Quelle minimoto si trovavano lì, perché Berner SPA le aveva omaggiate all’azienda del papà come premio dei fatturati che avevano realizzato in quegli anni. Fiore cominciò all’istante a chiedere al papà di poter fare un giro, ma essendo ancora presto, ogni volta che glielo chiedeva, suo padre rinviava l’incontro d’amore tra Fiore e l’acceleratore.
Incontro che puntualmente avvenne, un po’ più in là, dopo che Fiore ebbe compiuto 4 anni, e dopo quasi 2 anni in cui il piccoletto aveva continuato ininterrottamente a ricordare al papà di mantenere la promessa fatta. Che viene mantenuta. Fiore finalmente sfreccia dietro casa con la sua fiammante mini moto.
Continua così, creando dei circuiti di fantasia dietro casa, e immaginando bagarre con avversari e podi, fino all’età di 7 anni, quando per la prima volta approda con suo nonno in pista, che così lo avvicina sempre di più al suo sogno.
Simultaneamente, possiede anche un Cross Malaguti, un Quad e un Kart per dissetare la sua sete di motori. Il nonno ha avuto un ruolo fondamentale, perché prima ancora che il papà percepisse profondamente il fuoco dirompente di Fiore per le 2 ruote, lo ha portato sui vari circuiti campani a divertirsi, dapprima con la minimoto che gli fece scoprire la sua passione, e dopo con quella nuova, una Polini comprata direttamente dalla casa madre.
Ad un certo punto, il papà seppur non riuscisse ad immaginare minimamente come potesse inserire suo figlio in un campionato ufficiale, e neanche in che modo avesse potuto fargli apprendere uno stile di guida adeguato, comincia nonostante tutto a fare delle ricerche su internet. E dopo un po’, a 9 anni, Fiore comincia una volta a settimana a frequentare una scuola per piccoli piloti in Campania, ma presto il nonno si accorge che le basi istruttive non sono compatibili con gli obiettivi, interrompendo il percorso, non ritenendolo opportuno.
A 10 anni, Fiore aveva praticamente già saltato 2 anni di gare e campionati in minimoto e ancora non si sapeva come poterlo inserire in questo entusiasmante mondo. Intanto, gli viene regalata una Pre Mini GP Metrakit con 6 marce, e lui con tutta la famiglia, prosegue a girare in pista, anche al di fuori della Campania. Ma ecco che all’improvviso si scopre l’esistenza del campionato italiano Pre Mini GP, con monomarca metrakit.
I tempi per l’iscrizione al campionato sono stretti, ma Fiore ed il papà procedono. E da qui, inizia la sua esperienza. Al suo primo campionato fa un podio sul circuito di Vallelunga e si posiziona III° in classifica, ma poi una gara non finita a Pomposa per uno scontro, ed un’altra a Franciacorta mentre si giocava la seconda posizione a meno di 100 metri dal traguardo all’ultimo giro, fanno si che perda importanti posizioni in classifica generale.
Intanto, prima che il campionato finisse, Fiore riceve un altro regalo, e questa volta una Mini GP 50, con cui comincia subito ad allenarsi, ed appena terminato il Campionato di Pre Mini GP, partecipa a settembre 2015 ad una gara del campionato dodici pollici italian cup, classificandosi 4°sul circuito di Ottobiano tra piloti esperti.
Nello stesso mese, questa volta all’ European Cup, dopo che un high side sembrava averlo messo fuori gara, fa un recupero straordinario e si classifica sempre 4° giocandosi il podio fino all’ultimo secondo sul circuito di Adria.
Arrivato l’inverno, Fiore si allena in Mini GP in vista del Campionato Italiano 2016, e prima ancora che compia 11 anni, insieme alla Mini GP annovera tra le sue moto per l’allenamento, anche un Motard Honda 250. In primavera partecipa ai primi round del Campionato Dodici Pollici, siglando subito un 2° e 3° posto sul circuito di Adria, ed un 3° posto sul circuito di Ottobiano.
Per il campionato Italiano Mini GP quindi, c’erano delle aspettative molto positive, ma in realtà fu un campionato molto travagliato, perché il team non gli offriva una moto ne competitiva, ne in buono stato, tanto che alla prima gara di Franciacorta non riuscì neanche a terminare un turno senza avere problemi tecnici, e così alla seconda gara di Varano, Fiore dice al papà che vuole lasciare il team.
Suo padre gli propone di abbandonare il campionato, visto la mancanza di un mezzo competitivo, ma l’istinto da pilota invece, spinge Fiore a non rinunciare all’esperienza, e seppur consapevole che non avrebbe potuto avere una moto forte in breve tempo, comunque decide di restare in pista, perché a quel punto era l’unica cosa che gli interessava veramente.
Nonostante l’amaro di questo campionato, Fiore e il papà prendono quest’esperienza come una conoscenza più profonda del mondo imprevedibile delle 2 ruote, e ne traggono che è stata un’opportunità di comprensione e crescita maggiore.
Il fatto è che per l’età avrebbe dovuto ripetere anche nel 2017 il campionato di Mini GP, ma visto che Fiore non era propenso, si è perseguita la strada della PreMoto 3, chiedendo la concessione di una Deroga da parte della FMI e la risposta positiva è arrivata solo nel Marzo 2017, giusto 1 mese prima dello start ufficiale del campionato.
Da settembre 2016 attendere fino a marzo 2017, sarebbe significato non poter partecipare al campionato, perché a quel punto i migliori team sarebbero già stato a posto, visto che chiudono contratti l’anno prima per l’anno dopo.
Inoltre, la mancanza di un obiettivo chiaro, avrebbe potuto influire sulla preparazione invernale e sulla motivazione di Fiore e per queste ragioni, solo una scelta coraggiosa, e pertanto anche molto rischiosa contemporaneamente, avrebbe potuto consentire il prosieguo della preparazione e il focus su un obiettivo chiaro e specifico.
Infatti il 28 ottobre 2016, Fiore svolge un test sul circuito di Magione con il VL Team, bicampione in 125 e 250, in sella ad una Speed Up 250 4 tempi. Dopo il test, agli inizi di dicembre, il team manager e il papà di Fiore si incontrano al reparto corse del team per siglare il contratto, anche se, nel caso la federazione non avesse accettato la deroga, sia i piani del team che quelli di Fiore, sarebbero saltati d’un colpo solo.
In certi casi non si deve pensare alle conseguenze, ma bisogna avere fiducia che il tempo sia amico e che le scelte siano giuste. Si deve comunque dire che il patimento è stato sfibrante, perché la risposta che sarebbe dovuta arrivare dalla Federazione a dicembre, è arrivata invece a Marzo, ma con coraggio e fiducia gli investimenti e la preparazione sono sempre andati avanti.
Adesso, dopo aver vinto tanti ostacoli, Fiore sta partecipando in sella alla Speed Up, al campionato italiano 2017 premoto 3 classe 250, e annovera un podio sul circuito di Misano con gara bagnata, ed un podio agli internazionali di Magione.
E la storia continua…