Ci sono periodi a volte che per un motivo o per l’altro non sono fortunati, non vanno per il verso giusto, non procedono come dovrebbero, ma prima o poi, tali periodi, sono costretti a terminare e lasciare spazio ai momenti belli, quelli che non si scordano facilmente.
E’ durato 1015 giorni il periodo “buio” di Kevin Sabatucci, tanti giorni quanti la mancanza del podio, l’ultimo conquistato nel 2014 all’ultima gara della stagione in Premoto3 125 2 tempi, con un terzo posto che per Kevin valeva come una vittoria.
Una vittoria solamente sfiorata ieri sul tracciato del Misano World Circuit, un secondo posto a soli 66 millesimi da Luca Bernardi che però per il giovane ascolano vale esattamente come una vittoria, alla quarta gara, senza praticamente test precedenti, in sella alla Yamaha del Progp Racing di Omar Menghi in SS300.
Supersport 300 che finalmente ha permesso al pilota ascolano di mettersi in mostra, in una categoria così diversa e combattuta, in cui il livello delle moto è – sostanzialmente – molto simile ed a contare tanto ed a fare la differenza in gara è il pilota, ma tutto il lavoro del team è fondamentale, con il ProGP Racing che ha compiuto un lavoro straordinario nell’arco dei 4 giorni di gare, smontando, modificando e rimontando la moto più volte, per mettere nelle migliori condizioni il pilota.
Quel pilota che dopo oltre 2 anni riassapora la gioia del podio, con una seconda posizione in una gara interrotta due volte per degli incidenti, fortunatamente senza conseguenze, con la bandiera rossa finale esposta nel corso del penultimo giro di una corsa sprint di 5 tornate, in cui Sabatucci è scattato dalla pole.
Pole data dalle posizioni in cui la prima gara era stata fermata, con Kevin che stava compiendo una gara perfetta, senza sbavature, con una partenza impeccabile dalla quarta fila ed un giro record, purtroppo cancellato dall’interruzione, di 1.52.164 che sarebbe valso anche il record della pista.
Interrotta a sei giri dal termine, la gara è ripresa con Kevin in pole, bravo a star fuori dai guai e dai problemi, fino alla seconda delle interruzioni, quella definitiva, nel corso del quarto dei 5 giri, con classifica al terzo, ultimo giro completato da tutti i piloti.
Kevin si trova dunque catapultato al terzo posto, che diventa secondo in virtù della squalifica di Bonoli, che corre da accordi fuori regolamento per sviluppare la KTM, alle spalle del solo Bernardi per 66 millesimi, ma davanti a tutto il resto del folto gruppo di piloti della 300.
Per Kevin è il ritorno al podio, il ritorno finalmente al divertimento ed al sorriso, il ritorno all’armonia completa, anche e soprattutto grazie all’apporto del ProGP Racing, Team che ha creduto nelle possibilità e nelle capacità di Kevin nel momento in cui loro malgrado si sono trovati costretti a cercare un sostituto per Simone Mazzola.
Un podio dedicato proprio a Simone, infortunatosi nel precedente round di Misano, ed ora alle prese con la riabilitazione, un podio che per il ProGP significa ritorno al successo, data la prima posizione tra i team accreditati, con il Team Manager Omar Menghi a salire sul podio insieme a Kevin e regalare una grande soddisfazione a lui ed al meccanico Simone Gasperoni, per un podio che ripaga tutto il team del grande lavoro svolto.
Un lavoro incredibile quello del ProGP Racing, soprattutto in qualifica quando a causa di un contatto con un altro pilota, Sabatucci è caduto e solo grazie al grande lavoro in pitlane del suo Team è riuscito a rientrare in pista e piazzare il tempo buono per la tredicesima casella, fondamentale per non partire oltre la ventesima posizione, oltre a tutte le sere passate in circuito a sviluppare la moto in ogni particolare, per cercare di tirar fuori quella piccola differenza, quei piccoli fattori, che nonostante la presenza di moto simili, aiutano il pilota a trovare la strada giusta e ad essere messo nella migliore condizione tecnica per ben figurare.
Un weekend dunque da ricordare per Kevin Sabatucci, che dopo l’interruzione del rapporto con il 3570 MTA in Moto3 è riuscito a prendersi la meritata rivincita e quel podio che ormai sembrava essere un’ossessione, un peso, e che invece è arrivato, nell’unica pista di quelle in cui corre il CIV, in cui il giovane ascolano non ci era ancora salito.
Kevin Sabatucci: “Era dal Mugello che cercavamo questo podio, mi sono trovato subito bene con la moto e con il Team ed il nostro obiettivo è sempre stato quello di puntare in alto, avevamo il potenziale per fare bene, sabato l’abbiamo perso di un soffio, mentre oggi ce l’abbiamo fatta. Spiace un po’ per la prima bandiera rossa, perchè pensavo fosse finita e nel caso avrei vinto, ma sono contento ugualmente, dopo tanto tempo è bello essere tornato sul podio. Ringrazio tutti, i miei genitori, il mio Team che mi fa sentire in una vera famiglia, da Omar a Simone, che hanno lavorato come matti per rimettermi a posto la moto dopo la caduta in Q2 e tutti i giorni in circuito fino a tardi, per darmi la miglior moto possibile una volta in gara, e questo podio è dedicato a Simone Mazzola”