Giusto il tempo di volare da Valencia a Jerez per riaccendere i motori delle classi Moto2 e Moto3, che sul tracciato spagnolo hanno avuto modo di girare quest’oggi per iniziare a preparare la stagione 2018, meno di una settimana dopo la fine di quella 2017.
Tanti i team, soprattutto di Moto2, in pista a Jerez, con tante novità, ma chi non è stata una novità è senza dubbio Francesco Bagnaia, che forte del titolo di rookie dell’anno della classe Moto2 ha pensato bene oggi di completare la prima delle due giornate di test andando a girare sotto al record della pista iberica.
Un fenomenale 1.41.873 per il ventenne dello SKY Racing Team VR46 per chiarire fin da subito le intenzioni del piemontese per il prossimo anno, in cui non si accontenterà certamente dei podi, ma vorrà andare all’attacco di quell’eredita di Franco Morbidelli, ponendosi così come uno dei principali candidati al titolo iridato.
Subito alle sue spalle una coppia di candidati mondiali, come Alex Marquez, che settimana prossima proverà la MotoGP lasciata momentaneamente libera dall’infortunio di Thomas Luthi, e Miguel Oliveira, forse il candidato principe, sulla carta, alla conquista del titolo iridato nel 2018, staccati rispettivamente di 293 e 441 millesimi da Bagnaia.
Positivo l’esordio con i nuovi colori di Luca Marini, che con la Kalex dello SKY Racing Team VR46 ha chiuso in quarta posizione assoluta, staccato di poco più di mezzo secondo dal compagno di squadra, tenendosi alle spalle Brad Binder, Isaac Vinales e Mattia Pasini, mentre ottavo è stato Lorenzo Baldassarri, alla prima con il Team Pons.
Quartararo porta la prima delle Speed Up in nona posizione, ad un secondo esatto da Bagnaia, mentre Sam Lowes torna in Moto2 con la KTM ed è in decima posizione, in una buona giornata per il pilota inglese, reduce da una stagione a dir poco fallimentare con l’Aprilia in MotoGP, mentre Simone Corsi è 12esimo all’esordio con il Tasca Racing.
Positivo il debutto in Moto2 del Campione del Mondo della Moto3 Joan Mir, che ha concluso in quattordicesima posizione la giornata di oggi, ma ha messo in mostra un ottimo passo fin da subito, dando l’idea di non cercare la prestazione assoluta, ma la costanza, chiudendo però a solo un secondo e 3 decimi da Pecco Bagnaia, davanti all’altro “rookie” della Moto2, Hector Barbera, di ritorno dalla MotoGP.
Abbastanza sottotono Andrea Locatelli e Stefano Manzi, rispettivamente 19esimo e 20esimo, con il riminese alla prima coi colori del Team Forward, esordio in sordina per Bo Bendsneyder, con Tech 3 (23° a 2 secondi) e Romano Fenati, che assieme al Marinelli Rivacold Snipers ha avuto modo di saggiare per la prima volta la Kalex Moto2 (ricordiamo che Fenati provò la SpeedUP a Misano nel 2016, ndr) chiudendo in 24esima piazza a poco più di 2 secondi.
Nella Moto3, assente la maggior parte dei team, con Foggia a girare senza il transponder, il miglior tempo è stato registrato dallo spagnolo Aron Canet, che con la Honda del Team Estrella Galicia si pone, al pari del connazionale Martin, come uno dei favoritissimi della prossima stagione.
Se lo spagnolo ha sfiorato il record della pista, mancato per soli 8 millesimi, è stato molto positivo l’esordio di Tony Arbolino con la Honda lasciata libera dal vicecampione in carica Romano Fenati nel Team Marinelli Rivacold Snipers, con il giovanissimo milanese che ha chiuso a soli 9 decimi da Canet, migliorando notevolmente i suoi tempi rispetto a quelli fatti segnare nel corso del weekend di gara.
Una crescita, quella di Arbolino vista oggi, in netto contrasto col finale di stagione del 17enne di Garbagnate, che nella seconda metà di stagione ha faticato notevolmente a trovare i risultati (e la tranquillità?) necessari con la Honda della SIC58 Squadra Corse, lasciata da Tony dopo 4 anni insieme, con il campione italiano 2014 che ha subito dimostrato la propria competitività nella giornata odierna.
Più staccati i due alfieri della Honda Asia, Toba e Atirathpuvapat, ad oltre un secondo e mezzo da Canet, mentre nota interessante oggi si è registrato l’esordio dei fratelli, gemelli, Can e Deniz Oncu in sella alle KTM del Team Ajo, con le quali parteciperanno al CEV nel prossimo anno.

I due gemelli turchi, classe 2003 (quindi, salvo cambiamenti di regole in stile Quartararo, impossibilitati ad andare al Mondiale anche nel 2019, fino a Luglio), hanno completato un primo giorno di test in sella alle KTM molto positivo, con Can, terzo nella Rookies Cup, a chiudere in 1.48.263, mentre il gemello Deniz staccato di poco più di 3 decimi, con 1.48.624. Nota di colore, a poco più di un’ora dal termine, i due erano accreditati dello stesso, identico tempo. Gemelli, in tutto.
I test per oggi sono conclusi e riprenderanno nella giornata di domani, in attesa poi di trasferirsi con la testa a Valencia, per l’ultimo round del Mondiale Junior.