14 anni, in sella ad una moto da soltanto due. L’ingresso da completo outsider prima nel campionato 12 pollici con le pitbike, poi – un anno dopo – al CIV Premoto3 con il team RMU. A Thomas Rossi, 14enne riminese, piace stupire, dall’europeo 12 Pollici ad Adria chiuso in terza posizione a soli 13 anni, passando per la crescita incredibile vissuta in questo anno di Campionato Italiano Velocità in cui è passato da un giro di distacco a Vallelunga, nel primo round, ad una grande vittoria nell’ultimo al Mugello, passando anche per un podio ad Imola.
Andiamo a conoscere meglio Thomas con questa breve ma interessante chiacchierata con il giovane pilota riminese, che al suo primo anno di corse con le ruote alte ha stupito quasi tutti gli addetti ai lavori…
Dieci gare, tanta esperienza e pure una vittoria in questo tuo primo anno… Raccontaci, chi è Thomas Rossi?
“Sono un ragazzo tranquillo e sereno, che però quando sente la competizione e bisogna mettersi in gioco non lascia niente a nessuno, divertendosi sempre come un matto”
Divertendoti… E’ il divertimento il segreto della tua crescita dalla prima all’ultima gara? O ci sono altri elementi?
“Mi sono sempre divertito tanto ed anche quando le cose non vanno bene cerco sempre di rimanere sereno. Cerco di godermela sempre e secondo me è importante che mi circondo solo di persone che apprezzo e che mi vogliono bene”
In questo ambito è compreso sicuramente anche il tuo team. Che importanza ha avuto in questa tua stagione di esordio avere una squadra ben strutturata con tecnici e persone preparate come il team RMU Racing?
“Senza il team RMU Racing secondo me sarebbe stato troppo difficile arrivare a vincere una gara. Per me, è il team migliore di tutti. E’ un team professionale e professionista, che punta a farti crescere e a vincere. Devo veramente ringraziare di cuore tutto il team per quello che ha fatto. E’ incredibile come è riuscito a farmi crescere dalla prima gara (indietro in qualifica, caduto in gara uno e 14esimo in gara 2, ndr) all’ultima in cui abbiamo vinto!”
Tu hai vissuto in prima persona il passaggio diretto dalle Pitbike alla Premoto3. Quali sono le differenze maggiori a livello di guida e cosa ti senti di consigliare a chi seguirà il tuo stesso percorso?
“E’ stato un passaggio difficile e molto azzardato. Ho dovuto cambiare tante cose, come lo stile di guida, la posizione sulla moto e altro ancora. Praticamente, queste moto sono un altro sport, però se ti impegni e ti concentri con determinazione col tempo riesci ad abituarti. Il mio inizio sarebbe forse andato molto meglio e magari sarei riuscito a stare con i primi quasi da subito, ma purtroppo due cadute al giovedì e al venerdi (a Vallelunga, primo round del CIV, ndr) hanno condizionato tanto la mia sensibilità e fiducia sulla moto. Ma con i se e con i ma non si concretizza nulla ed alla fine grazie al mio team sono riuscito a riazzerare tutto e ripartire”
Come quasi tutti i piloti italiani, il tuo idolo è Valentino. Se però dovessi scegliere un modello da seguire, un pilota tra i professionisti che ti ispira, quale sarebbe?
“Il mio idolo è sempre stato Valentino, ma i modelli di piloti che seguo e rispetto tantissimo sono Andrea Migno, Fabio di Giannantonio e Stefano Manzi. Stimo tanto questi piloti perchè sono umilissimi e sono piloti che anche quando ci sono stati momenti difficili non hanno mai mollato. E cosi sono tanti altri piloti italiani”
Adesso, finito il tuo primo anno comincia l’inverno senza gare. Cosa farai il prossimo anno? Come ti preparerai per la prossima stagione?
“L’impegno per il prossimo anno sarà molto importante perchè sarà un anno abbastanza decisivo. Per la prossima stagione, mi piacerebbe fare la Moto3, è una categoria davvero tanto competitiva e divertente. In ogni caso, lavorerò ancora di più e cercherò di fare ogni allenamento possibile sia in palestra che in moto”
Ed invece il Thomas fuori dalle corse com’è? Come passi il tempo quando non ti alleni?
“Io se non mi alleno gioco alla playstation (indovinate il gioco…, ndr), sennò studio per la scuola oppure dormo. Quando posso cerco sempre di riposare, è importante”
Siamo arrivati alla fine, Thomas. Ultima domanda. Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno nel cassetto sarebbe fare bene bene il prossimo anno, ma è solo un sogno non un obiettivo, perchè l’obiettivo è arrivare preparati e pronti alla prossima stagione, poi quel che viene viene, ma dando sempre il 110%”