Ci volevano delle nuove macchine, ci voleva un’aerodinamica diversa, ci voleva una domenica di Marzo per ritrovare la vera Ferrari, dopo anni di smarrimento quasi totale. Sebastian Vettel torna alla vittoria dopo 27 gare, da quella vittoria a Singapore, con una Mercedes in enorme difficoltà tra le stradine asiatiche.
Qui, la Mercedes non si è trovata nella stessa difficoltà, ma un’errata scelta tattica, lo stop anticipato di Hamilton per il primo cambio gomme, il rientro dietro Verstappen, ha costretto l’inglese alla seconda posizione finale, in questo primo Gran Premio Stagionale, che vede dunque confermare i dubbi della vigilia, quei dubbi che vedevano la Mercedes si, favorita, ma la Ferrari molto, molto vicina.
La Ferrari è più che vicina ed in una Formula 1 in cui sembrano essere tornate a contare tanto, troppo, le strategie, nonostante la bellezza estetica di queste nuove macchine, il Mondiale può prendere quella piega che da anni ci si aspetta per avere, per lo meno, una lotta ampliata ad almeno due scuderie diverse, Mercedes e Ferrari, mentre le altre sembrano lontane anni luce.
Terzo chiude Valtteri Bottas, buon esordio quello del finlandese in Mercedes, staccato di qualche secondo da Hamilton, ma non distrutto come doveva essere a giudicare dalle qualifiche e dall’andamento del weekend, davanti alla seconda Ferrari, quella di Kimi Raikkonen, apparso un po’ anonimo rispetto alle ottime prestazioni nei test pre stagionali.
Quinto, vicino a Raikkonen, è il “primo degli altri” Max Verstappen, con la Red Bull, autore di una gara solida che gli ha permesso di chiudere non troppo distante dai mostri che si sono dimostrati Ferrari e Mercedes.
Chiude sesto, ultimo pilota a pieni giri, Felipe Massa con la Williams, mentre al settimo posto con la rosea Force India troviamo un positivo Perez, concreto come sempre per portare a punti la casa Indiana, davanti alle due Toro Rosso di Sainz e Kvyat, entrambi autori di due ottime corse.
Beffa finale per Fernando Alonso, che dopo una corsa costantemente in decima posizione, si vede sorpassare da Ocon e Hulkenberg nell’ultima parte di gara, dovendo poi fermarsi per un problema, stranamente non al motore Honda, ma alla sospensione della sua McLaren.
Cronaca di gara
Al via, Lewis Hamilton tiene la prima posizione, davanti a Vettel, Bottas, Raikkonen e Verstappen, mentre nelle retrovie si toccano Ericsson e Magnussen in curva 2, con Ricciardo che invece è costretto a prendere il via dai box, due giri dopo tutti gli altri.
Hamilton e Vettel se ne vanno, sempre sul passo del 28 basso, con l’inglese che mantiene circa un secondo di vantaggio, prima del momento che cambia la gara, la sosta anticipata della Mercedes per montare le gomme soft.
Hamilton rientra dietro a Verstappen e l’olandese della Red Bull lo tiene dietro per quello che serve alla Ferrari. Vettel esce dai box subito davanti al giovane pilota Red Bull ed ad un Hamilton deluso, sfruttando quel paio di giri di pista con gomma nuova ed Hamilton bloccato per costruire il vantaggio decisivo di circa 5 secondi.
Da quel momento è tutta una passerella per il tedesco, mentre dietro, in una Nuova F1 senza sorpassi, Hamilton, Bottas, Raikkonen e Verstappen portano a termine le loro corse nelle stesse identiche posizioni, senza il minimo attacco o problema.
L’unico sussulto, fatta eccezione per i ritiri di Ricciardo, Ericsson, Grosjean, Palmer e Magnussen, è la lotta per la decima posizione, vinta da Ocon, con un bel sorpasso su Alonso.
Segnaliamo la 12esima posizione di Antonio Giovinazzi, bravo a non commettere errori in questo suo esordio.
Si chiude dunque così la prima gara stagionale, con una Ferrari che sembra, finalmente, pronta a dare battaglia alla Mercedes di Lewis Hamilton in ottica titolo mondiale.
Resta però, tra gli appassionati, il rammarico per una F1 che parrebbe purtroppo essere tornata al passato, sorpassi con il contagocce, con il DRS che nulla può di fronte a queste macchine. Sembrano essere tornati i trenini di un tempo, quello spettacolo – seppur artificiale – degli anni passati, sembra essere un lontano ricordo.
Ma ci sarà tempo di analizzare meglio questo aspetto, nel frattempo, dopo oltre un anno e mezzo, c’è una vittoria Ferrari. E Sebastian Vettel, ora come non mai, vuole mettersi alla caccia del quinto titolo mondiale. Sarà questo l’anno buono?