Ci sono weekend che nascono male fin dal principio, che una volta terminati ti chiedi se non fosse stato meglio saltare a piedi pari quei 3/4 giorni, per andare direttamente alla gara successiva. Questo è il caso del fine settimana di Fiore Prisco al Mugello, impegnato come sempre nella PreMoto3 250 4 tempi del Campionato Italiano Velocità.
Il fine settimana parte subito male, con alcuni problemi di velocità di punta da cercare di risolvere, e Fiore riesce a qualificarsi al termine dei due turni di cronometrate in 13esima posizione generale, settimo tra le 250 4 tempi, non migliorando però il tempo del venerdì il sabato mattina.
Il via della gara è buono per Prisco, che riesce a stare nel gruppo dalla quarta posizione in poi, con il leader del Campionato Thomas Brianti ed il compagno di Team Alberto Surra, oltre a Frappola e Palazzi, mentre i primi 3 scappano via.
Nonostante una velocità di punta più bassa rispettivamente di 10 e 5 KM orari verso i diretti avversari come Brianti e Surra, Fiore riesce comunque a stare con loro, anche se come si sa, al Mugello ciò che più conta è avere la velocità necessaria per poter usufruire della scia sul lungo rettilineo, quindi se si ha invece una velocità ridotta rispetto agli altri, il rettilineo diventa penalizzante.
Malgrado ciò però, guidando davvero bene nel misto, Prisco non solo riesce a stare attaccato agli altri, ma addirittura fa segnare da cronometro ufficiale il miglior tempo sul giro dell’intero gruppo, unico tra loro capace di scendere sotto il muro del 2.09, con il 4° tempo in gara tra le 250.
Purtroppo, Fiore chiude in settima posizione, alle spalle di Surra, Brianti e Frappola, non riuscendo a portare l’attacco nell’ultimo giro, dovendosi così accontentare di 9 punti utili per il campionato, ma che non soddisfano il pilota campano.
Dopo un warm up normale, per vedere che fosse tutto a posto, ecco il via di gara 2 e qualcosa non va. Fiore non riesce a rimanere con il gruppo del giorno prima e se Surra riesce ad attaccarsi ad Alfano e Gaggi, cosa non riuscita il giorno precedente, Prisco non riesce a ripetere gli stessi tempi di sabato e si trova in grande difficoltà.
Fiore chiude ottavo, dietro anche a Bartolini, autore di un lungo che gli ha fatto perdere numerosi secondi, ed è chiaro che qualcosa non va. La velocità di punta segna mediamente 175, circa 20km/h in meno di quanto fatto segnare il giorno prima e dei migliori anche di oggi ed in un tracciato come il Mugello, un problema di questo genere compromette la corsa.
I problemi, si sa, si affrontano e si cerca di risolverli, assieme al Team ed alle persone vicine. Questo problema avrebbe dovuto essere affrontato, chiarito e risolto, ed invece non ci sono stati i presupposti per farlo, trovando un muro dall’altra parte.
È vero che Prisco sta crescendo ed è in cerca della sua prima vittoria, ora come ora, ma Fiore ha dimostrato, con due podi ed anche con la gara 1 al Mugello, di poter essere lì a lottare nel gruppo con i primi, e di trovarsi in una fase di crescita progressiva. Ma guidare una moto che fa 20 km orari in meno rispetto agli altri, come si evince dai dati ufficiali e pubblici del CIV per la gara 2 al Mugello, per chiunque ne capisca, è praticamente impossibile competere.
Si è così deciso, venuti meno i presupposti di fiducia e rispetto reciproco, di chiudere il rapporto con il VL Team, squadra con la quale Fiore ha corso finora, perchè nelle corse se non si hanno queste caratteristiche non c’è la tranquillità per dare il massimo, per rischiare in pista, perchè questo è sport rischioso, per quanto bello, oltre ad essere purtroppo costoso e buttare dei soldi per non poter rendere al meglio non è la cosa migliore.
Fiore è dunque ora alla ricerca di una sistemazione per proseguire la stagione, dopo aver dimostrato di poter essere protagonista, nonostante la giovanissima età, in quanto, ricordiamo, Prisco è il pilota più giovane in pista. E solo per questo, oltre che per il resto, merita il rispetto necessario.